Dom 30 Giu 2024
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‘Gli studenti non sanno la storia” : appello di oltre 120 docenti e studiosi

La Storia “va ripetuta tre volte ‘a spirale’ da elementari alle superiori”. Appello di oltre 120 docenti e studiosi di numerose università e licei italiani per chiedere al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

Inserire  una prova scritta obbligatoria di storia nell’esame di maturità di tutti gli indirizzi di studio, di ripristinare la scansione ‘a spirale’ dello studio di questa materia, con la ripetizione per tre volte del percorso dalla preistoria ai nostri giorni e per aumentare le ore dedicate: è il suggerimento contenuto nella lettera-appello al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di oltre 120 docenti e studiosi di numerose università e licei italiani

L’iniziativa è del Gruppo di Firenze per la Scuola del Merito e della responsabilità e del Comitato Fiorentino per il Risorgimento ed ha ricevuto adesioni nazionali. “Troppi studenti non conoscono la storia”, scrivono in una nota, “indagini nelle scuole superiori e fra gli studenti universitari, insieme alle numerose testimonianze dei docenti, evidenziano una situazione preoccupante, con lacune anche clamorose nella conoscenza degli eventi storici e nella loro collocazione cronologica e geografica” mentre “è nell’interesse della stessa democrazia che la scuola dia più importanza allo studio della storia”.

Perciò i firmatari, appartenenti a numerose università italiane, ritengono che “inserire dal prossimo anno una prova scritta obbligatoria di storia nell’esame di maturità di tutti gli indirizzi di studio” sarebbe “una decisione che restituirebbe anche simbolicamente rilievo a questa disciplina e indurrebbe gli studenti a studiarla con più impegno”, mentre ripristinare lo studio ‘a spirale’, con la ripetizione del percorso tre volte fra elementari, medie e superiori consentirebbe agli allievi della scuola primaria di avere una prima conoscenza dell’età contemporanea e di tornare successivamente in modo più approfondito sugli argomenti già incontrati”.

Servirebbe, inoltre “mettere a disposizione degli insegnanti, in accordo col servizio pubblico radiotelevisivo, un catalogo ragionato dei documentari, dei programmi e dei film di argomento storico utili come sussidi didattici”.