Sab 23 Nov 2024
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ToscanaCronacaLucca: 'Mussolini unico cittadino onorario', lo striscione di Forza Nuova contro Tambellini

Lucca: ‘Mussolini unico cittadino onorario’, lo striscione di Forza Nuova contro Tambellini

Lo striscione esposto sotto casa del sindaco Alessandro Tambellini in risposta alla cittadinanza simbolica conferita a 38 bimbi stranieri

‘Unico cittadino onorario s.e. Benito Mussolini’: questo il messaggio scritto su uno striscione che Forza Nuova ha esposto sotto casa del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. A darne notizia è stato lo stesso movimento di estrema destra  Fn, spiegando che l’azione è in risposta alla cittadinanza italiana simbolica conferita ieri dal Comune a 38 bimbi nati da genitori stranieri e residenti a Lucca in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco Alessandro Tambellini ha così commentato così la vicenda: “Stamani alle otto, mentre uscivo di casa, una vicina mi ha detto dello striscione di Forza Nuova. Leggo sulla stampa locale la rivendicazione del gesto effettuata da parte del segretario provinciale e del coordinatore regionale di Forza Nuova.

Di che cosa hanno paura? La cittadinanza simbolica, introdotta nel 2013 dalla mia amministrazione, grazie anche all’impegno che su questo tema ha profuso il compianto consigliere comunale Alessandro Bertolucci, rappresenta un modo per promuovere l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia, e a Lucca in particolare. Forse i militanti di Forza Nuova hanno paura di questi 38 bambini cui abbiamo conferito lunedì scorso la cittadinanza simbolica nella sala del consiglio comunale?

In questa triste vicenda non si tratta di tutelare la mia persona, ma la Memoria storica di una intera comunità. Lo striscione, infatti, configura in maniera chiara un reato che in Italia è perseguito per legge: si chiama apologia del Fascismo.”

“Solidarietà mia personale e del Pd Toscana al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. I fascio-razzisti di Forza Nuova hanno appeso sotto casa sua uno striscione disgustoso dopo la scelta del comune di sottolineare la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza conferendo cittadinanze simboliche a figli di immigrati residenti in città. Respingiamo con tutta la forza possibile questo atto intimidatorio e incivile così come respingemmo il penoso blitz dell’agosto scorso a Pistoia contro don Biancalani. La guardia non l’abbasseremo mai”. Così Dario Parrini, segretario Pd Toscana, dopo lo striscione appeso da Forza Nuova sotto casa del sindaco Tambellini.

Un messaggio di solidarietà al sindaco Tambellini è arrivato subito sui social anche dal senatore del Pd, Andrea Marcucci: “In Italia il diritto alla critica e al dissenso è garantito dalla Costituzione. L’apologia di fascismo invece è un reato perseguito dalle leggi. Oggi la mia totale solidarietà va al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini per l’odioso striscione di Forza Nuova. Il fascismo non è una opinione, è un crimine”.

“Quello che è accaduto al sindaco Tambellini è inaccettabile. L’orribile striscione esposto da Forza Nuova rappresenta un attacco intimidatorio gravissimo. Sono vicino a Tambellini a cui voglio esprimere tutta la solidarietà personale e del gruppo del Pd in Regione, sono sicuro, conoscendolo, che non arretrerà di un millimetro di fronte a gesti vergognosi che richiamano purtroppo periodi bui della nostra storia recente. Lucca ha una profonda tradizione antifascista, quella che ha segnato tanti di noi nella nostra militanza politica. Lucca è la città di don Aldo Mei, fucilato per aver dato rifugio a ebrei, dei monaci certosini di Farneta trucidati dalle SS, e anche di don Pietro Tocchini, parroco di San Marco, al cui seguito nel circolo Coraggio si sono formati tutti quei giovani che poi ebbero ruoli di rilievo nel movimento cattolico, nelle forme di resistenza civile durante la seconda guerra mondiale, nella ricostruzione della città dopo la Liberazione, e non solo. Tutto questo è la nostra storia, è il nostro Dna, chi cerca di dimostrare il contrario è sulla strada sbagliata e noi saremo sempre qui a ricordarglielo”. Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd.

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