L’evento, che precede il primo G7 dedicato al settore turistico, ha l’obiettivo di definire e affrontare insieme ai rappresentanti dell’industria le sfide presenti e future. In una città, Firenze, che del turismo vive non solo i benefici, ma anche i tanti problemi.
Assessori regionali, associazioni di categoria, imprese, startup, sindaci e istituzioni: la ministra del Turismo Daniela Santanchè riunisce da domani per due giorni a Firenze tutto il mondo del turismo. E lo fa poco prima del G7 che, dal 13 al 15 novembre, porterà, sempre nel capoluogo Toscano, i ministri delegato delle principali potenze mondiali. Che ovviamente, rappresentano anche i players più importanti del settore, come luoghi sia di visita che di ospitalità. Con tutte l le potenzialità, ma cena le problematicità, connesse.
Da domani a Firenze si discuterà dunque di Giubileo prossimo venturo, di intelligenza artificiale, di turismo sostenibile, di valorizzazione del turismo cosiddetto ‘minore’ o emergente, di quello montano, di quello marittimo, del turismo del benessere.
Firenze, manco a dirlo, rappresenta il palcoscenico ideale, la quinta obbligata, per riflessioni di questo tipo. Nella speranza che non si risolva tutto solo in una passerella edulcorata che alla fine lasci irrisolti i nodi della turistificazione di cui proprio Firenze è emblema.
Una città in cui trovare casa è diventata un’avventura per ricchi, in cui gli alberghi di lusso sono triplicati negli ultimi 20 anni, e che conta 12 mila case per affitti brevi. Con una tendenza che dal centro e dal quadrilatero d’oro sta invadendo sempre più le periferie. Un portato dei 12 milioni di presenze turistiche all’anno
Come far convivere la sostenibilità dei flussi con la qualità della vita, con la giustizia sociale, con i diritti, e con le opportunità economiche? Un’equazione di non facile soluzione, che forse è arrivato il momento dio affrontare. Prima che sia davvero toppo tardi. A Firenze come altrove.