Presentata oggi in conferenza stampa l’iniziativa promossa da Equall che si svolgerà sabato allo spazio “Fonte” e la mozione sul tema del congedo di paternità per i dipendenti comunali della consigliera di Firenze Democratica Cecilia Del Re
Una mozione per impegnare il comune di Firenze a “estendere, quale datore di lavoro, il congedo di paternità ai propri dipendenti comunali e di società partecipate pubbliche e scegliendo poi di dare maggiore punteggio nei bandi a quelle imprese che volontariamente abbiano adottato iniziative volte ad estendere il suddetto congedo ai padri in occasione della nascita o adozione dei loro figli”: è l’iniziativa di Cecilia del Re, consigliera comunale del gruppo Firenze Democratica .
“Questa proposta è stata parte del programma di Firenze Democratica, e l’abbiamo dunque trasformata oggi in una mozione che come gruppo consiliare di Firenze Democratica abbiamo depositato per invitare l’amministrazione comunale fiorentina a farsi promotrice di questo cambiamento” ha aggiunto Del Re.
Intanto sabato 23 Novembre, dalle ore 10.30 alle ore 13.00, presso il nuovo spazio ‘Fonte’ delle Curandaie a Novoli (Via Mugello 21-23), l’associazione Equall promuove un’iniziativa volta ad approfondire l’importanza dell’estensione del congedo di paternità attualmente riconosciuto per legge ai neo-padri (10 giorni) non solo per riequilibrare i compiti di cura nella gestione dei figli in famiglia ma anche per eliminare una delle barriere per le donne all’accesso nel mondo del lavoro, dal momento che spesso si preferisce l’assunzione di uomini per evitare eventuali assenze prolungate delle donne dal posto di lavoro in occasione della nascita di un figlio/a.
“Ringrazio Equall per aver organizzato questa iniziativa, che vuole far luce su un tema importante, quello del congedo di paternità, dove l’Italia è molto indietro rispetto anche ad altri paesi Europei come la Spagna, dove il periodo del congedo di paternità è equiparato a quello di maternità, ed obbligatorio nella sua fruizione – ha affermato l Del Re –. Una rivoluzione copernicana che porta con sé conseguenze concrete nei compiti di cura da ripartirsi equamente su entrambi i genitori, e che vuol facilitare in via generale l’accesso per le donne nel mondo del lavoro, eliminandone una potenziale barriera. Al riguardo, anche gli enti locali devono fare la loro parte dando il buon esempio, potendo estendere, quali datori di lavoro, il congedo di paternità ai propri dipendenti comunali e di società partecipate pubbliche e scegliendo poi di dare maggiore punteggio nei bandi a quelle imprese che volontariamente abbiano adottato iniziative volte ad estendere il suddetto congedo ai padri in occasione della nascita o adozione dei loro figli. Questa proposta è stata parte del programma di Firenze Democratica, e l’abbiamo dunque trasformata oggi in una mozione che come gruppo consiliare di Firenze Democratica abbiamo depositato per invitare l’amministrazione comunale fiorentina a farsi promotrice di questo cambiamento”.
“Sin dalla fondazione di EquAll, abbiamo indirizzato i nostri sforzi per diffondere la cultura di parità nell’ambito dei rapporti lavorativi – afferma l’avvocata Marinella Baschiera di Equall –, credendo che il bilanciamento tra la sfera personale e quella lavorativa sia uno degli snodi fondamentali per raggiungere un equilibrio di genere nel modo del lavoro. L’obiettivo deve essere la realizzazione paritaria delle aspirazioni e delle libertà individuali.
Dopo aver partecipato ad un’analisi sullo Smart working intendiamo contribuire al dibattito pubblico sul congedo di paternità, uno strumento per garantire attuazione delle libertà fondamentali del padre lavoratore e rendere tendenzialmente sempre più assimilabili i costi del lavoro maschile e femminile”.
“Siamo liete di ospitare questa iniziativa alla Fonte a Novoli, uno spazio multifunzione che abbiamo inaugurato due mesi fa – dichiara Sandra Cavallucci, Presidente Le Curandaie APS –. Il tema del sostegno alle famiglie nel periodo perinatale (e non solo) ci appassiona da sempre e quando abbiamo aperto la prima sede in via Cirillo alle Cure, questa è stata ristrutturata in modo da accogliere al meglio progetti quali il Caffè delle mamme, gli Arnesi dei genitori, sportelli burocratici, legali e di orientamento psicologico.
Il momento della nascita è uno straordinario mutamento nell’assetto famigliare. Ci auguriamo con queste iniziative di sensibilizzazione e ridurre più velocemente il divario tra uomini e donne anche sul tema della cura”.