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🎧 Firenze, 30mila in piazza per la Pace

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🎧 Firenze, 30mila in piazza per la Pace
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Grande successo per la manifestazione ‘Fermiamo guerre ora’, partita da piazza Santa Maria Novella a Firenze e conclusasi in piazza  Santa Croce.

In piazza molte bandiere della pace,  i gonfaloni di alcuni Comuni, insegne della Cgil, dell’Anpi e di Emergency. Molte le bandiere palestinesi,  mentre un gruppo di manifestanti mostra uno striscione con scritto ‘Israele vergogna dell’umanità’. A sfilare dietro il grande striscione che apre il corteo con scritto “Fermiamo le guerre ora” anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, e padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte. In piazza all’avvio della manifestazione presente l’imam di Firenze Izzedin Elzir.

“Firenze è sempre stata la città della pace e continuerà ad esserlo – ha detto la sindaca Funaro – da quella bellissima manifestazione organizzata da padre Bernardo a quella di oggi. Noi dobbiamo fare di tutto per lanciare messaggi di pace, Firenze ha sempre avuto questa vocazione e deve continuare ad averla ancora oggi, ed i sindaci, le associazioni e le organizzazioni possono tenere alto l’attenzione”.

Per Padre Bernardo “Firenze vuole esprimere il pensiero della pace come via di un umanesimo che questa città non si stanca di proporre al mondo intero alternativo alla guerra e alla sua logica di violenza e di esclusione”.

Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, ha affermato che da “Firenze, dalla Toscana e dal resto dell’Italia oggi è partito un forte messaggio di pace che deve essere ascoltato. Senza pace non c’è lavoro, senza la pace non c’è futuro, senza la pace ci sarà solo morte e distruzione, per noi e per i nostri figli. L’abisso è dietro l’angolo e non sto esagerando, la posta in palio è troppo alta, non ci stancheremo di protestare contro l’atrocità della gierra”. “Firenze – ha detto Bernardo Marasco, segretario Cgil Firenze – ha ribadito la sua tradizione e la sua vocazione di messaggera di pace, rassegnarsi alla guerra è ingiusto e fa scivolare il mondo verso una involuzione violenta, non vogliamo che sia questo il nostro futuro”.

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