Giorgio (Pd): “C’è un cantiere delle sinistre contro tutti, unite solo dal voler portare il Pd al ballottaggio senza un’idea per il futuro di Firenze ma attaccandosi solo ad una critica verso il passato. Con un Montanari che ha del grottesco nel parlare di periferie quando le conosce solo passandoci in macchina per andare al mare”. Parole dure quelle di Andrea Giorgio oggi in Tutti al voto! su Controradio. L’assessore comunale di Palazzo Vecchio e coordinatore della segreteria regionale del Pd Toscano elogia invece il candidato a sinistra Dmitrji Palagi “lui sì- dice- in grado di avere una proposta politica”.
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“Ho invitato Tomaso Montanari a confrontarsi con noi. Ma vedo che preferisce andare in
televisione a dire cose grottesche e a descrivere le nostre periferie come discariche di umanità . Evidentemente ci passa per andare al mare con la macchina, non le vive e non vive i cambiamenti che hanno vissuto”. L’affondo è di quelli ruvidi e potrebbe far rumore nel centrosinistra fiorentino. Perché a piazzarlo è Andrea Giorgio, assessore all’Ambiente e coordinatore della segreteria regionale del Pd. Arriva, cioè, da uno dei nomi di peso dell’area Schlein in città , ovvero quell’area politica che, tra le more delle cronache politiche, appare la più dialogante con l’ispiratore e animatore dell’associazione 11 Agosto.
“Non sento di poter e di dover prendere lezioni di sinistra da nessuno, specialmente da chi non si confronta nel merito con il conflitto che vive nella nostra società ”, punge Giorgio nel corso di un’intervista a Controradio.
“Ho parlato più volte con Tomaso, provando a dirgli che il Partito democratico, con il congresso, è cambiato e in città ci sarà per forza una fase nuova perché, dopo dieci anni, il sindaco va via”. Da qui l’invito a costruire “un terreno comune” discutendo “sui problemi di merito. Lo abbiamo invitato a farlo. Ma prima pubblicamente disse che non dipendeva dai nomi” del candidato sindaco, “ma che dovevamo confrontarci sulle idee. E, dopo qualche giorno, ha cominciato a dire che i nomi non andavano bene e non c’è modo di parlare”. Così
“successivamente non si è parlato neanche di idee”.
Montanari, sostiene Giorgio, “si sottrae a un confronto di proposta sulla città e di discussione sul suo futuro. E preferisce attaccare il passato o attaccare ideologicamente senza offrire risposte”. C’è questo e c’è il primo evento pubblico dell’associazione 11 Agosto: appuntamento sabato prossimo al teatro Puccini. Ma anche sull’iniziativa arrivano solo cannonate: “Non sento in giro per la città tutta questa attesa spasmodica dell’evento” perché “l’associazione per ora parla ai soliti mondi. Non parla ai mondi di chi non va a
votare e delle persone che vivono nelle periferie”, anche perché “è difficile parlare con loro e di loro se li descrivi come discariche”.
Il suo “è un lavoro politico e, dal mio punto di vista, anche politicista in alcuni casi, che prova a mettere insieme quelli che sono contro. Io l’avevo chiamato e l’avevo sfidato a mettersi insieme per qualcosa, ma vedo che questa disponibilità non c’è. Non pensi, però, di coprire lui lo spazio della sinistra, perché il Pd è in grado di rappresentarla bene. I nostri alleati sono in grado di farlo bene: Sinistra italiana, i Verdi trattano tematiche progressiste in maniera coerente e penso daranno un contributo importante”, conclude.