In oltre 120 supermercati sarà possibile acquistare i beni di prima necessità da donare ai volontari, presenti all’ingresso dei punti vendita. Le sezioni soci UniCoop, oltre 200 associazioni e 2000 volontari saranno al lavoro per raccogliere i prodotti destinati a mense, empori e famiglie toscane. Aumentano i lavoratori in difficoltà
Sabato 12 ottobre, in oltre 120 punti vendita Unicoop Firenze, si terrà la raccolta alimentare promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie insieme a Unicoop Firenze, con la collaborazione delle sezioni soci, di Caritas e delle oltre 200 associazioni che la cooperativa affianca nelle iniziative di contrasto all’emergenza alimentare.
Un aiuto importante da parte della Unicoop che arriva in un momento ancora molto critico per i bilanci familiari. Stando all’ultimo Rapporto Povertà 2024 della Caritas della Toscana, presentato lo scorso settembre, nel 2023 le Caritas toscane hanno incontrato oltre 28.000 persone fragili. Rispetto alla tipologia delle persone incontrate, la quota di persone incontrate per la prima volta negli ultimi 12 mesi, le cosiddette “nuove povertà”, ammonta al 29%, mentre quella delle persone conosciute e seguite dalle Caritas toscane da almeno 6 anni, le “situazioni croniche” è pari al 39%. Rispetto alla condizione occupazionale delle persone seguite, l’indagine evidenzia che, non solo le persone che non lavorano si rivolgono ai Centri di Ascolto della Caritas (disoccupate o inattive), ma spesso anche quelle impiegate che rappresentano il 16% delle persone incontrate nel 2023. Questo perché pur avendo una occupazione, il loro reddito non è sufficiente rispetto ai bisogni del nucleo familiare.
In oltre la metà dei casi (56,3% pari a 15.863 persone), le persone seguite dai Centri di Ascolto nel 2023 sono donne. Inoltre, la maggior parte delle persone che si sono rivolte alla Caritas nelle Diocesi Toscane rientrano nelle fasi centrali della vita (il 61,2% ha tra i 25 e i 54 anni), quando generalmente formano una famiglia, hanno dei figli, li crescono. I processi di impoverimento quindi si riflettono in misura rilevante anche su tutti i componenti del nucleo familiare, con un processo di deprivazione che impatta sulle opportunità di crescita e di maturazione dei figli. Le necessità raccolte dalle Caritas nel 2023 e nel corso degli ultimi anni si concentrano prevalentemente su problemi di tipo economico che rappresentano oltre la metà dei bisogni incontrati dai Centri di Ascolto di Caritas Toscana, seguite da problematiche di tipo lavorativo, abitativo e educativo. Il Rapporto presenta anche i risultati dell’indagine condotta da Save the Children tra gennaio e marzo 2024 su 115 Diocesi italiane sulle famiglie con minori da 0 a 3 anni.
L’indagine ha riguardato 12.591 nuclei familiari assistiti, di cui 146 famiglie toscane: la maggiore difficoltà che emerge è quella di acquisto di prodotti di uso quotidiano, come pannolini (63,7%), seguita da arredo per minori, babysitter, retta per l’asilo nido. Tra le persone del gruppo osservato sussiste una situazione di bisogno connessa con bassa istruzione, disoccupazione e occupazione povera, quest’ultima particolarmente pesante per gli stranieri. Davanti a questo quadro preoccupante, le Caritas Toscane, in modo capillare, sostengono, grazie anche al contributo fondamentale della Fondazione il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, un sistema standardizzato, centrato sull’aiuto alimentare – molto importante nei periodi di emergenza acuta – oltre che sull’ascolto. Oltre al sostegno con beni di prima necessità, i Centri di Ascolto dispongono una gamma di interventi diversificati funzionali alla costituzione di percorsi di accompagnamento multidimensionale personalizzati, per contrastare lo stato di povertà e fuoriuscire dalla deprivazione in modo duraturo.
L’elenco dei punti vendita e lista dei generi alimentari da donare sono disponibili su https://coopfi.info/alimenta-
NELL’AUDIO Don Fabio Marella, Vicedirettore Caritas Firenze