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🎧 Il Salone di Donatello del Museo Nazionale del Bargello riapre  al pubblico

Il Salone di Donatello del Museo Nazionale del Bargello riapre  al pubblico, dopo quasi un anno di lavori di restauro e riallestimento, restituendo ai visitatori i capolavori assoluti della scultura rinascimentale che custodisce. Sono 9 i capolavori di Donatello che vivono in questa sala ed accanto alle sue sculture  sono esposte nel Salone opere di coloro che, insieme a lui, furono i padri fondatori del Rinascimento fiorentino.
Il progetto è stato curato da Ilaria Ciseri, funzionario responsabile del Museo (AUDIO).

 

Il Salone di Donatello del Museo nazionale del Bargello riapre oggi al pubblico, dopo quasi un anno di lavori di restauro e riallestimento. Con i suoi 18 metri di altezza e una superficie di 445 metri quadrati il Salone è l’ambiente più imponente del palazzo. Il progetto è stato curato da Ilaria Ciseri, funzionario responsabile del museo e i restauri sono stati condotti sotto la supervisione di Benedetta Cantini. Il nuovo allestimento comprende 65 opere.
Tra le principali novità spicca la disposizione dei due David di Donatello: il famosissimo David in bronzo, collocato al centro della sala a sottolinearne il ruolo di icona del museo, e il David in marmo, ora accostato al San Giorgio. Ulteriore novità riguarda le basi espositive delle cinque sculture collocate al centro. Le opere sono installate su pedane dotate di dispositivi antisismici e antiribaltamento, integrati all’interno di una struttura in acciaio. Il restauro, è stato spiegato, ha interessato quasi 2.000 metri quadrati di superfici, comprendendo pareti, volte, decorazioni architettoniche ed elementi lapidei.
“Il Salone di Donatello – ha dichiarato il direttore generale Musei del ministero della Cultura, Massimo Osanna – E’, a tutti gli effetti, il tempio della scultura italiana del ‘400, un luogo che raccoglie capolavori straordinari, testimonianza di uno dei momenti più cruciali della storia dell’arte italiana. La riapertura di questa sala monumentale, dopo significativi interventi di restauro e riallestimento, restituisce al pubblico un ambiente di eccezionale valore architettonico e un percorso espositivo rinnovato e accessibile”. “Siamo molto soddisfatti del risultato di questi lunghi mesi – ha spiegato Ilaria Ciseri – I lavori di restauro hanno dato nuova vita alle pareti del Salone, ambiente monumentale che è il cuore storico del palazzo e ‘dimora’ di capolavori tra i più noti al mondo”.
Sono nove i capolavori di Donatello in questa sala: il David in marmo, il San Giorgio, il Marzocco, il celeberrimo David in bronzo, l’Attis, il Putto danzante, la Crocifissione, la Testa di uomo barbuto e la Madonna di via Pietrapiana. Si aggiungono il San Giovanni Battista Martelli scolpito in collaborazione con Desiderio da Settignano e altre opere solo in parte di mano dell’artista o eseguite su suo progetto, nella bottega. Accanto alle sculture di Donatello sono esposte opere di Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti – di cui vediamo le formelle presentate al concorso del 1401 per la Porta nord del Battistero fiorentino -, Luca della Robbia, Michelozzo, Desiderio da Settignano e Bertoldo di Giovanni, che contribuirono a rendere immortale la scultura fiorentina del primo Rinascimento.

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