Da un lato la volontà di realizzare le strutture grazie all’arrivo dei fondi del Pnrr, dall’altro i 1000 interrogativi su come farle funzionare. Al centro il tema della sanità territoriale e dei servizi di prossimità di cui si è parlato questa mattina in un incontro alla Cisl. Era presente tra gli altri anche l’assessore regionale Simone Bezzini.
Le case e gli ospedali di continuità possono rappresentare un presidio importante per la vicinanza dei servizi sanitari al cittadino, specialmente per quanto riguarda i soggetti più fragili e gli anziani. Ma la Cisl continua a porre l’accento su tutte le difficoltà legate alla carenza di organico, in particolare riguardo al personale sociosanitario come infermieri e Oss. E alle problematiche che si verificano nel momento in cui si tratta di dare gambe a certi progetti.
Un obiettivo, quello della prossimità , che spesso si scontra con le problematiche della politica. E soprattutto con i numerosi tagli che sono stati effettuati nel corso degli ultimi anni. Da Bezzini alla Cisl la promessa di un impegno che la regione Toscana sta mettendo nell’applicazione del cosiddetto Dm 77 che sta portando e porterà alla nascita delle case di continuità . Dai sindacati la volontà di tenere alta l’attenzione per tutelare al massimo le necessità e i bisogni dei cittadini a cominciare dai più fragili e ancora una volta dagli anziani.
“Lavoriamo su più fronti – ha spiegato lo stesso Bezzini alla Cisl – cercando di portare avanti gli investimenti del Pnrr nelle strutture. Ovviamente c’è l’incognita prezzi, ma mi auguro che vengano realizzati degli strumenti di accompagnamento. E che questi strumenti consentano di gestire le variazioni legate all’aumento delle materie prime”.
“Inoltre – prosegue l’assessore all’incontro con la Cisl – dobbiamo riuscire ad erogare servizi mediante professionisti e modelli organizzativi. Per questo presenteremo entro la fine dell’anno le linee di indirizzo per la gestione della sanità territoriale in accordo con il cosiddetto Dm 77”.