La Visitazione del Pontormo sarà collocata temporaneamente nella Villa medicea di Poggio a Caiano, in provincia di Prato. Lo rende noto la Diocesi di Pistoia a cui fa capo la chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano, sede naturale del capolavoro, che ha bisogno di urgenti lavori al tetto. Una vicenda che pone un punto su una diatriba culturale ma anche politica con al centro il comune di Carmignano, Diocesi, Soprintendenza e Comune di Prato.
Giorgio Bernardini
La battaglia della Visitazione è giunta all’ultimo atto, forse. Il celebre dipinto di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, sarà trasportato da Carmignano – dove la chiesa in cui è custodita necessita di un restauro – al Comune confinante di Poggio a Caiano. Più precisamente alla villa Medicea del Comune confinante, dove effettivamente è già esposta un’altra opera, anche se minore, affrescata dal Pontormo.
Ma la decisione della Diocesi di Pistoia, proprietaria dell’opera, ha creato una serie di litigi, gelosie e scaramucce che hanno animato la provincia pratese negli ultimi mesi. Tutti sanno che il Comune di Prato si era messo a disposizione per ospitare l’opera a palazzo Pretorio, sede del museo civico. Questo aveva portato lo scorso natale anche ad un pre-accordo: un documento firmato che aveva fatto imbestialire il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti (del Pd), il quale sosteneva d’esser stato tenuto all’oscuro di tutto e di volere per questo riconsegnare la tessera del suo partito. Ma la lotta non era finita. Poco dopo infatti era arrivata anche la disponibilità del sindaco del Comune di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri (centrodestra), che ha fatto predisporre un progetto di valorizzazione ad hoc. E alla fine ha vinto.
L’abbraccio delle quattro donne della Visitazione è un cult della storia dell’arte, ma in realtà anche un classico anche per gli amanti delle serie tv americane: milioni di spettatori, soprattutto oltreoceano, la ricordano sul letto matrimoniale dei “Soprano”. Le liti sul trasloco dell’opera però hanno davvero poco di internazionale, sono piuttosto sospese nello spazio tra campanili e politica. Nei corridoi dei Comuni coinvolti, ad esempio, si insinua oggi il sospetto che sia stata la sovrintendenza – che dipendente dal ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano – a suggerire la nuova collocazione nell’unico Comune di centrodestra della provincia pratese. Non è di questo avviso il sindaco di Poggio a Caiano, che parla di “vittoria del buonsenso”. “Come avremmo auspicato nel caso in cui l’opera fosse venuta a Palazzo Pretorio – recita invece una nota velenosa dell’assessore alla Cultura di Prato, Simone Mangani -, ci auguriamo che il Ministro Sangiuliano sia presente in occasione del trasferimento della Visitazione alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, sarebbe l’occasione anche per visitare Prato ed i suoi musei”.