Libro Casapound, revocata sala consiliare nel Fiorentino â Non ci sarĂ la presentazione del libro di Francesca Totolo, scrittrice vicina a Casapound nella sala consiliare Sandro Pertini di Campi Bisenzio (Firenze). Ad annunciarlo è il presidente del consiglio comunale Antonio Montelatici (FdI), al termine della conferenza dei capigruppo.
AUDIO: Il commento del presidente di Aned Firenze, Lorenzo Tombelli QUI
âTutti i gruppi consiliari,eccetto quello di Fratelli dâItalia, mi hanno rappresentato la loro preoccupazione â spiega â .Anche alla luce degli approfondimenti emersi nelle ultime ore in merito ai contenuti dellâiniziativa, ho ritenuto, altresĂŹ, di negare lâautorizzazione allâutilizzo della sala cosĂŹ come previsto dallâarticolo 30 comma 4 del regolamento del consiglio comunaleâ.
âQuello che è avvenuto, ovvero lâipotesi di apertura della sala consiliare, nella quale siedono i rappresentanti eletti democraticamente, ai gruppi neofascisti non può trovare una nostra condivisione; a maggior ragione, quando si tenta di criminalizzare lâimmigrazione, attraverso la presentazione di un libro intriso di biasimevoli stereotipiâ. Lo scrive in una nota Aned Firenze commentando il caso della presentazione, poi annullata, del libro di Francesca Totolo nella sala consiliare intitolata a Sandro Pertini a Campi Bisenzio (Firenze).
âCome si può agevolmente leggere nella scheda di presentazione, il volume è incentrato su âunâindagine che porta a una riflessione piĂš ampia sul problema sociologico legato allâimmigrazione selvaggia, alla sostituzione etnica ormai in corso, alla sicurezza che ormai è un miraggioâ. Simili affermazioni rinnegano i valori fondamentali della Carta costituzionale, nata dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo. La nostra Toscana sarĂ sempre una terra profondamente antifascista e accoglienteâ. Aned evidenzia anche come organizzare lâiniziativa in una sala dedicata a Sandro Pertini âcon lâavallo della presidenza del consiglio comunaleâ, sia stato âun atto grave e lesivo di quella indipendenza e caratura morale richieste a coloro che ricoprono le alte cariche della Repubblicaâ.