
La fine del ramadan celebrata in un complesso cattolico. Un fatto inedito, che si realizzerĂ sabato 29 marzo a Prato, nellâantico complesso cristiano di San Domenico, in pieno centro storico. Da anni la Chiesa italiana, allâinizio del Ramadan, invia alle comunitĂ islamiche un saluto e una raccomandazione nella preghiera durante questo momento sacro per la loro fede. Ma non era mai successo che una Diocesi concedesse uno spazio a unâaltra comunitĂ religiosa per un rito.
Forse non è un caso che lâinatteso sodalizio fra cultura islamica e cattolica batta un colpo proprio dalla cittĂ con piĂš stranieri del Paese (in rapporto al numero di abitanti), Prato. Il Centro islamico bengalese celebrerĂ infatti domani mattina (sabato 29 marzo) la fine del Ramadan nellâantico complesso cristiano di San Domenico, dalle 6 alle 10.
Lâinedita accoglienza è stata accordata dalla Diocesi di Prato su richiesta della stessa comunitĂ musulmana, che stava cercando in queste settimane un luogo capiente, in cittĂ , in grado di ospitare i circa cinquecento partecipanti attesi. Il grande raduno sarĂ guidato da due Imam con delle sessioni di preghiera nel cortile interno di San Domenico e in caso di pioggia verrĂ aperto lâantico refettorio dellâex convento.
Non sarĂ utilizzata – è bene precisare – la chiesa, nĂŠ saranno impiegati altri spazi della parrocchia adibiti al culto. ÂŤQuando la comunitĂ bengalese ci ha inviato la richiesta â spiega il vescovo di Prato, Giovanni Nerbini â abbiamo deciso di metterci a disposizione, cercando una soluzione adattaâ. Secondo Nerbini la reciproca conoscenza e la collaborazione âsono necessarie – spiega ancora – per riuscire a vivere una proficua convivenzaâ.
Il Centro islamico bengalese di Prato è una organizzazione religiosa che ha sede in via SantâAntonio, ma non ha capienza sufficiente per questo evento. ÂŤI nostri appartenenti â dice il coordinatore Mohammad Ajman Hossain â vivono a Prato e nei Comuni circostanti, Montemurlo, Vaiano e Carmignano. In occasione della fine del Ramadan, ci ritroveremo per recitare il Corano e discutere sulle lezioni di vita che ne derivano, poi ci sarĂ la preghiera islamica (Salat). Ringraziamo la Diocesi per la possibilitĂ che ci viene concessaÂť. Come previsto dal rito, le sessioni di preghiera vedono gli uomini e le donne divisi.. âNoi – dice il vescovo pratese – abbiamo deciso di permettere loro di riunirsi e crediamo che questo gesto possa essere un atto di amicizia molto significativo nellâanno giubilare dedicato al tema della speranzaâ.