Stavolta l’aggressione a colpi di bastone è avvenuta a Quarrata in provincia di Pistoia. Ma il copione è sempre lo stesso: operai pakistani che protestano per le condizioni di lavoro in una ditta cinese; e che per questo vengono picchiati. Il nuovo episodio, che segue l’aggressione notturna al picchetto di Seano (Carmignano), è stato denunciato stamattina.
QUARRATA (Pistoia) È successo di nuovo. Un operaio pakistano di 22 anni è stato medicato al pronto soccorso di Prato: per lui 7 giorni di prognosi dopo aver ricevuto una serie di bastonate che sarebbero collegate al fatto che proprio nelle scorse ore si era rivolto al sindacato Sudd Cobas. Tahla, questo il nome del lavoratore, sarebbe stato colpito stamane al volto e alle braccia dentro la fabbrica in cui lavora, la Vot International, azienda a conduzione cinese di Quarrata.
“Ieri Tahla si era rivolto insieme ad altri colleghi al nostro sindacato, – spiega una nota di Sudd Cobas – denunciando turni di 12-14 ore al giorno, lavoro nero ed abusi di ogni tipo da parte dell’azienda e del caporale che gestisce la forza lavoro in fabbrica”. “Sappiamo che sei stato al sindacato”, gli sarebbe stato detto oggi appena arrivato in fabbrica a Quarrata, poi subito l’aggressione con bastoni di legno.
L’azienda – che ha tre unità produttive a Pistoia – è stata oggetto recentemente di controllo da parte dell’ispettorato del Lavoro, che aveva avuto modo di riscontrare diverse irregolarità.
“Lo sfruttamento in fabbrica – spiega ancora il sindacato che denuncia la nuova aggressione – è proseguito già dal giorno dopo il controllo, proprio come avveniva prima”.
Alle 16 è stato proclamato lo sciopero a Quarrata e negli altri due stabilimenti del pistoiese. Come è evidente il fenomeno di protesta e di repressione delle manifestazioni di ribellione si estende oltre la provincia pratese: il distretto del pronto moda ha infatti a Prato il suo cuore, ma si estende anche nelle province di Firenze e Pistoia. Tra l’8 e il 9 ottobre scorsi, lo ricordiamo, una spedizione punitiva aveva colpito quattro manifestanti in un picchetto dello stesso sindacato a Seano, frazione di Carmignano: dall’episodio erano nati una corposa manifestazione pubblica e una presa di coscienza delle istituzioni, culminata nella richiesta del procuratore di Prato Luca Tescaroli di una procura antimafia collocata proprio in questa città.
NELL’AUDIO il servizio di Giorgio Bernardini