Gio 26 Dic 2024
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🎧 Rsu Toscana Centro: servizi a rischio, agitazione contro riforma del 118

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🎧 Rsu Toscana Centro: servizi a rischio, agitazione contro riforma del 118
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Servizi a rischio per la riorganizzazione del 118 con blocco delle ore di attività lavorative extra a partire dall’11 luglio: la rsu della Asl Toscana Centro proclama lo stato di agitazione contro la riforma del 118 della Regione Toscana e contro la carenza di personale.

La mobilitazione arriva per la mancanza di risposte, da parte dell’azienda, alle questioni sollevate sui tavoli negoziali, spiegano i sindacati. La rsu chiede un piano di riforma del servizio che tenga in considerazione le carenze organiche, la necessaria formazione, una adeguata compensazione economica.

Negli incontri precedenti effettuati con Regione Toscana e Asl Toscana Centro, infatti, non si sono trovati punti di incontro soddisfacenti sui temi della carenza di personale, della formazione, dei protocolli, della valorizzazione professionale. Lo stato di agitazione, che avrà effetto dall’11 luglio, implica il blocco delle ore di attività lavorative extra rispetto all’orario mensile contrattualmente dovuto che comporterà l’interruzione di alcuni servizi derivanti da produttività aggiuntive e straordinari.

“I lavoratori del 118 dell’area vasta Toscana centro entrano in stato di agitazione per chiedere maggiori assunzioni – spiega Simone Baldacci della Fp Cgil Asl toscana centro .- Da più di 10 anni questo servizio è sotto dotato di personale infermieristico per cui l’imminente riorganizzazione che aumenterà ancora i carichi di lavoro necessita di assunzioni che dovranno essere almeno nella misura di 60 unità infermieristiche. Lo chiediamo per una maggiore sicurezza per i cittadini. Chiediamo anche una maggiore formazione del personale e dei protocolli che permettano ai lavoratori a gli infermieri di operare con la massima sicurezza nei territori più disagiati dell’area vasta”.

Baldacci spiega che a partire dall’11 luglio “rischiano la chiusura almeno quattro punti di emergenza territoriale nel Chianti fiorentino, a Montemurlo (Prato) e nella zona di
Pistoia. Questi punti saranno chiusi perché li teniamo aperti con il lavoro aggiuntivo extra contrattuale che però sarà sospeso”.

 

Chiara Brilli ha intervistato Simone Baldacci, Fp cgil