“Italia Comunità Digitale. Nuovi scenari per la competitività territoriale” ecco il nome dell’incontro che si è tenuto all’innovation centre di Fondazione CR Firenze organizzato dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana e Acri, unite nel sostenere, insieme al governo, il Fondo per la Repubblica Digitale, dedicato al sostegno di progetti di formazione digitali gratuiti e aperti a tutti.
Audio: Carlo Rossi, coordinatore della consulta FOB Toscane, Giovanni Azzone, Presidente di Acri, Giovanni Fosti, Presidente Fondo Repubblica Digitale Impresa sociale e La Vicepresidente fi Fondazione CR Toscana Maria Olivia Scaramuzzi
L’evento fa parte di “Italia Comunità Digitale”, un ciclo di otto eventi organizzati dalle Associazioni e Consulte territoriali di Fondazioni, in collaborazione con Acri e Fondo per la Repubblica Digitale Impresa Sociale, pensato per stimolare il dibattito sul tema delle opportunità e dei rischi connessi alla transizione digitale e al ruolo che le Fondazioni di origine bancaria svolgono sui territori, anche tramite il Fondo per la Repubblica Digitale.
“Nell’attuale contesto – fortemente digitalizzato – è fondamentale disegnare un nuovo modello di sviluppo basato su innovazione, transizione digitale, equità e sostenibilità sociale che possa essere competitivo per le sfide globali. Le risorse del PNRR per la Toscana puntano su connettività, digitalizzazione, innovazione e sicurezza informatica, oltre a garantire la connessione a banda larga a famiglie, imprese ed enti delle aree periferiche – afferma Carlo Rossi Coordinatore Consulta FOB Toscane – In queste dinamiche, la formazione per le nuove competenze digitali assume un ruolo cruciale: sia per accompagnare e sostenere lo sviluppo del sistema produttivo della Toscana, sia per creare un valore sociale, favorendo la valorizzazione del capitale umano, riducendo le differenze di genere, generazionali, e incoraggiando processi di inclusività. Tutto questo grazie anche alle misure promosse dal Fondo per la Repubblica Digitale.”
Per Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “In Italia, 26 milioni di persone non hanno competenze digitali di base. Questa carenza di competenze è un grande ostacolo per lo sviluppo del Paese. Non possedere competenze digitali non significa solo non saper agire con semplici azioni online, come scrivere un’e-mail o creare un account Spid, ma soprattutto non saper vivere in sicurezza o gestire risorse umane ed economiche grazie al digitale, né saper «creare» attraverso il digitale. Le scarse competenze digitali limitano la partecipazione attiva dei cittadini ad opportunità che sono oramai parte integrante della nostra società. Per questo, grazie ad una innovativa partnership pubblico-privato sociale, è nato il Fondo per la Repubblica Digitale sostenuto con 350 milioni circa erogati dalle Fondazioni di origine bancaria alle quali è riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo vuole accrescere le competenze digitali per aumentare le opportunità di lavoro. Per questo seleziona e sostiene progetti formativi. Per attivare progetti con reale impatto sull’occupazione di giovani, donne, disoccupati e categorie fragili, parte del finanziamento è erogato solo quando i corsi di formazione si tradurranno in contratti di lavoro effettivi o in un concreto miglioramento delle condizioni lavorative”.
Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Fondazioni di origine bancaria riunite in Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare). Il Fondo – in via sperimentale per gli anni 2022-2026 – stanzia un totale di 350 milioni di euro ed è alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. Operativo dalla fine del 2022, il Fondo – tramite l’impresa sociale costituita da Acri, che ne è il soggetto attuatore – ha lanciato i 5 primi bandi, attraverso i quali sono stati finora selezionati e sostenuti 76 percorsi di formazione gratuiti che forniranno le competenze digitali indispensabili, per favorire l’accesso a nuove opportunità lavorative a NEET, donne, disoccupati e inoccupati, lavoratori a rischio disoccupazione causa automazione. Si tratta di un campione significativo per valutare puntualmente l’impatto dei percorsi formativi finanziati – in termini di competenze acquisite e di posti di lavoro creati – affinché le Fondazione possano “consegnarli” al Governo, quali pratiche efficaci per immaginare future politiche nazionali. Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it.
La Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana è un’associazione che promuove la cooperazione tra le Fondazioni di origine bancaria presenti sul territorio regionale, con l’obiettivo di incrementare lo sviluppo economico e sociale e valorizzare il patrimonio culturale nelle rispettive aree geografiche di riferimento. Fanno parte della Consulta: Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Fondazione Livorno, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione CR Firenze, Fondazione Mps.