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Mer 26 Mar 2025
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ToscanaEconomia🎧 Accelerazione e cancellazioni, la battaglia dei dazi in Toscana

🎧 Accelerazione e cancellazioni, la battaglia dei dazi in Toscana

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🎧 Accelerazione e cancellazioni, la battaglia dei dazi in Toscana
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Accelerazioni e cancellazioni, le due facce della battaglia dei dazi americani in Toscana. Al porto di Livorno si cerca di evadere gli ordini il prima possibile, in attesa delle imposte tra 4-5 mesi. Soffre, in particolare, il settore delle bevande alcoliche, con l’export del vino messo in ginocchio. Tutto questo in un contesto commerciale che, fino ad oggi, ha visto la Toscana dominare la scena internazionale, insieme con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, e aumentare nel 2024 il valore delle esportazioni di 7,5 miliardi (+13,6%).

E’ soprattutto a Livorno che si sta giocando la partita dazi voluta dal governo Trump. Le ambizioni protezionistiche del governo americano stanno portando a un cambio di passo negli scambi commerciali con il Bel Paese. Richiesta delle uova a parte al Veneto, che ne potrebbe anche fare uno sturmento politico di rivalsa, all’interporto toscano le merci stanno avendo una velocità o nessuna: qualcuna ha messo il turbo e sta viaggiando a ritmi sostenuti verso gli Stati Uniti, una “accelerazione dell’export, -spiega il presidente di Confartigianato Livorno, Marco Laurenza -, dovuta alla minaccia del ricarico dei dazi e che, nel caso degli alcolici, arriverebbe a toccare il 200%”.

E sono proprio le bottiglie di vino, vanto del nostro territorio particolarmente apprezzato oltreoceano, a rimanere invece stoccate nei magazzini del porto per via degli ordini cancellati. “Uno scenario rovente” tuona Sandro Sartor AD di Ruffino, dalle pagine della Nazione, dove qualche produttore è riuscito a giocare di anticipo, e altri invece stanno già facendo i conti con le perdite e la previsione della cassa integrazione per i dipendenti. Il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi scrive una lettera al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al Ministro delle Imprese, Adolfo Urso e al Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, il quale da un evento di Forza Italia invita alla prudenza “perchè -spiega- fare una guerra significa suicidarsi, è veramente da sciocchi”. Una sciocchezza su cui cala una scure che, almeno per la Toscana, potrebbe significare invertire il trend di crescita dell’export verso gli Usa, fino ad oggi il migliore a livello nazionale.