Allerte: una riflessione a tutto campo sulla protezione civile, per ripensare al sistema, per renderlo sempre più efficiente alla luce anche dei nuovi ‘fronti’ di intervento sul quale ormai la Protezione civile si muove. Non solo terremoti e alluvioni, ma la pandemia, la guerra, l’accoglienza; un sistema complesso per il quale tanti sono i soggetti in campo. E il sistema d’allerta, cosa serve per gestirla al meglio e per ridurre i rischi per le popolazioni locali. (Audio assessora Monia Monni)
Il punto è stato fatto stamani nella Sala Pegaso di palazzo Sacrati Strozzi dove si é svolto il convegno “L’attuazione della legge regionale 45/2020 di Protezione Civile: previsione ed allerta meteo, indirizzi di pianificazione comunale e ambiti territoriali ottimali” . Ad aprire i lavori il capo Dipartimento Fabrizio Curcio che ha ringraziato il volontariato e sottolineato il lavoro di previsione e prevenzione nella settimana della Protezione civile attualmente in corso e che si concluderà il 15 e il 16 ottobre con le piazze di “Io Non Rischio”. Al centro degli interventi la legge regionale 45, la formazione degli amministratori e l’informazione ai cittadini, la conoscenza e il coinvolgimento come parte attiva del sistema.
“Siamo nella settimana di protezione civile– ha spiegato l’assessora alla protezione civile Monia Monni intervenendo- , un momento di riflessione per ripensare insieme a tutti i soggetti del sistema di protezione civile il sistema stesso di protezione civile. Quello toscano è molto complesso e articolato; ci sono 10mila volontari attivi, 700 organizzazioni, il sistema delle prefetture, comuni e province, un sistema che ha imparato a dialogare molto e istituzionalizzato i momenti di dialogo per massimizzare l’efficacia nel momento in cui si deve intervenire. Nei tempi di pace è necessario fare anche riflessioni su come il sistema si deve sempre adeguare alle nuove emergenze. Negli ultimi due anni ci siamo attivati per la pandemia, per l’emergenza della guerra in ucraina allargando molto il nostro perimetro anche a soggetti che solitamente non stanno nel sistema per dare risposte non tipiche: penso ad esempio al sistema di accoglienza profughi messo in piedi dal dipartimento nell’immediatezza della guerra”. Monni ha sottolineato l’importanza della formazione : “non soltanto quella dedicata agli amministratori, ma la formazione dedicata ai cittadini che sono soggetto attivo del sistema di protezione civile. “Dobbiamo metterli in condizione di sapere come ci si comporta di fronte al rischio e al pericolo- ha proseguito l’assessora regionale- perché metterli nelle condizioni di sapere li mette in condizione di autoproteggersi, di salvarsi la vita e mette noi in condizione di intervenire con tempestività e efficacia”.
Per quanto riguarda la legge l’assessora Monni ne ha spiegato la genesi e la messa in pratica per le azioni future. “Nella scorsa legislatura abbiamo approvato questa legge molto alta, importante, che riforma il sistema di Protezione civile. Ora stiamo facendo le delibere attuative che trasformeranno il sistema di Protezione civile regionale: dall’istituzione degli ambiti ottimali che vedono più comuni insieme, ridisegnare la nostra segreteria operativa, modificare anche il sistema di partecipazione delle associazioni, coinvolgendo anche quelle più piccole che sono fondamentali, preparando il terreno per la “riforma” più ambiziosa, quella del nuovo Comitato del Volontariato di protezione civile regionale: passaggio fondamentale per la valorizzazione delle straordinarie risorse che il mondo delle associazioni toscane mette a disposizione del sistema della Protezione Civile”
Sull’importanza della formazione agli enti locali e ai cittadini si è soffermato il direttore della Protezione civile regionale della toscana Giovanni Massini: “Questa è la settimana per riflettere sul sistema di protezione civile, ma anche per informare. L’incontro di oggi è dedicato agli enti locali, ad informare, comunicare e definire tutte le attività da svolgere nel prossimo anno e nel prossimo periodo con loro. In particolare oggi riflettiamo sull’allerta, cos’è, e cosa serve per gestirla al meglio e come mettere in pratica le azioni per ridurre i rischi per la popolazione. E’ importante – prosegue- la formazione e la condivisione di criteri e metodi per gestire l’allerta”
Sono intervenuti anche il prefetto Valerio Valenti, il consigliere della Città metropolitana delegato alla protezione civile Massimo Fratini, il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti, delegato Protezione civile Anci Toscana e per i Vigili del Fuoco il Comandante Luca Nassi