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Alluvione in Toscana – Dalla fase dell’acqua alla fase del fango. Dopo il maltempo e le perturbazioni che dal 2 novembre hanno messo in ginocchio alcune province della regione la Toscana si appresta ad affrontare il ristagno, lo svuotamento dei tombini, delle fognature per fare drenare l’acqua grazie anche alle colonne mobili provenienti dalla altre regioni, Emilia Romagna in primis con la quale verrà approntato domani un accordo quadro per permettere ad Alia, il gestore pubblico di individuare le priorità per gli spurghisti.
“Alcuni dei quali – denuncia l’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni su segnalazione dei cittadini – chiederebbero anche 10 mila euro per lo svuotamento delle cantine. L’ accordo prevederà che questo venga solo gestito da Alia a tariffe concordate contro fenomeni speculativi”.
L’emergenza nell’emergenza è poi quella dei rifiuti. Mobilio, arredamento rovinato, ingombranti che vengono esposti fuori dalle abitazioni e saranno raccolti e portati nelle aree di stoccaggio, alcune delle quali già piene. Operazioni che verranno effettuati soprattutto in orario notturno. Stima approssimativa fra le 100 e 150 mila tonnellate di rifiuti urbani, oltre agli speciali dalle aziende del tessile per i quali il presidente Giani firmerà un’ordinanza in merito per equipararli.
“Rivolgo un appello al mondo finanziario, gli istituti di credito per mettere in campo agevolazioni, sospensioni di mutui, accesso al microcredito per danni e ricostruzioni” ha rivolto Giani che ha dato mandato di fare una prima visione delle risorse regionali da mettere in campo. A fronte di una stima provvisoria di 500 milioni di danni, 300 solo a Campi Bisenzio ha affermato il sindaco Tagliaferri.
Continuano, per ora senza esito, le ricerche dell’ultimo disperso dell’alluvione, l’84enne residente a Prato la cui famiglia aveva denunciato già giovedì sera l’irreperibilità.
Divieto di consumo dell’acqua dell’acquedotto a fini idropotabili se non previa bollitura, nei comuni di Montale (Pistoia), Campi Bisenzio (Firenze), Poggio a Caiano e Quarrata. E’ quanto prevedono le ordinanze emanate a scopo cautelativo dai sindaci delle cittadine.
Stanno progressivamente riaprendo le strade chiuse in queste ore per allagamenti, frane o alberi caduti. Potrebbero però cambiare i percorsi dei bus.
Divieto di consumo dell’acqua dell’acquedotto a fini idropotabili se non previa bollitura, nei comuni di Montale (Pistoia), Campi Bisenzio (Firenze), Poggio a Caiano e Quarrata. E’ quanto prevedono le ordinanze emanate a scopo cautelativo dai sindaci delle cittadine.
Stanno progressivamente riaprendo le strade chiuse in queste ore per allagamenti, frane o alberi caduti. Potrebbero però cambiare i percorsi dei bus.
Sulla Fi-Pi-Li, la strada di grande comunicazione che collega Firenze a Pisa e Livorno, confermata la riapertura di una corsia per senso di marcia tra Lavoria e l’nterporto (ramo di Livorno), unico tratto rimasto chiuso.
Polemiche infine sullo svolgimento della partita Fiorentina-Juventus in programma questa sera allo stadio Artemio Franchi di Firenze. “Non interferisce né incide sulle attività di soccorso alla popolazione Toscana in corso in queste ore”. Così in una nota il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino. Di parere contrario istituzioni e politici bipartisan che ne avevano chiesto il rinvio insieme alla curva Fiesole che stasera invece che alla partita sarà a Campi Bisenzio.