Torna anche a Firenze la giornata di raccolta del farmaco organizzata da Banco Farmaceutico Onlus. Durerà una settimana e andrà avanti fino al 13 febbraio in oltre 5200 farmacie di tutta Italia che aderiscono al progetto. Sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più farmaci da banco per i bisognosi.
I farmaci raccolti da Banco Farmaceutico saranno consegnati a 1800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400mila persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno di tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali.
Anche a Firenze e provincia, la raccolta del farmaco andrà avanti fino al 13 febbraio. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti sabato 11. I farmaci raccolti sosterranno 20 realtà assistenziali di Firenze e provincia che si prendono cura dei bisognosi e che hanno espresso un fabbisogno di oltre 100mila confezioni di farmaci. Durante l’edizione del 2022 sono state raccolte oltre 7881 confezioni, per un valore di oltre 63mila euro.
In Toscana, sempre nel 2022, sono state raccolte 32701 confezioni di farmaci in 301 farmacie, pari ad un valore di oltre 255mila euro. I medicinali raccolti nella giornata della raccolta del farmaco hanno contribuito a curare più di 23mila persone aiutate da 106 realtà caritative del territorio regionale.
L’iniziativa della raccolta del farmaco è possibile grazie al sostegno di 18mila farmacisti. “La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle persone povere – ha spiegato il presidente della fondazione Banco Farmaceutico, Sergio Daniotti – ma anche su tante famiglie non povere. Donare un farmaco a chi non può permetterselo è un modo per esprimere il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza”.
“Anche quest’anno le farmacie partecipano attivamente alla giornata di raccolta del farmaco di Banco Farmaceutico. Un’iniziativa importante per dare un aiuto concreto a chi ne ha davvero bisogno – dice Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale -. La responsabilità sociale è nel Dna delle nostre farmacie e questo si traduce nell’attenzione e nella sensibilità alle disuguaglianze farmaceutiche”.