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ToscanaIstruzione🎧 Bianchi a Didacta: "Regole su sicurezza devono valere per tutti"

🎧 Bianchi a Didacta: “Regole su sicurezza devono valere per tutti”

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🎧 Bianchi a Didacta: "Regole su sicurezza devono valere per tutti"
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Firenze, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, partecipando all’evento Didacta, in corso alla Fortezza da Basso, ha risposto ad una domanda a proposito dei numerosi feriti nel percorso di alternanza scuola-lavoro e all’ultimo episodio che ha coinvolto un ragazzo di 17 anni a Merano.

“Innanzitutto, cominciamo a distinguere le diverse scuole – ha detto il ministro Bianchi – queste sono scuole che lavorano già sulla formazione professionale, il che vuol dire che la nostra attenzione deve estendersi a tutto il comparto, non soltanto quindi alla parte statale o non soltanto alla parte dei corsi tradizionali. Noi stiamo firmando un accordo ulteriore con il ministero del Lavoro, devono valere le regole di sicurezza sul lavoro per tutti. Non dimentichiamo che questo è il Paese che ha il più alto indice di morti sul lavoro, non solo per i ragazzi. Quando succede per un ragazzo ci deve mettere in evidenza che questo non è possibile per nessuno, tantomeno per un ragazzo”.

“Sul digitale stiamo facendo un forte intervento – ha spiegato poi Bianchi – abbiamo una linea specifica per un uso responsabile e critico. Ad esempio, molti ragazzi possono perdersi nei social. Stiamo formando molto i docenti che devono ritrovare, e lo stanno facendo, il senso dell’essere l’adulto di riferimento. Questo è importante”.

Sulla povertà educativa, ha aggiunto il ministro, “abbiamo messo in campo molti strumenti, in particolare tutta la parte del Pnrr che riguarda la dispersione scolastica. Abbiamo già firmato il primo patto educativo per Napoli, i patti educativi danno la capacità di coinvolgere tutta la comunità intorno alla propria scuola. È questo che abbiamo fatto e abbiamo già investito 500 milioni per la parte da 12 a 18 anni e altri 500 milioni per la seconda opportunità, per ragazzi ‘dispersi’. È importante che tutta la comunità si stringa attorno alla propria scuola, soprattutto quando i ragazzi iniziano a perdere colpi”.

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