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🎧 Carabiniere accusato di aver favorito la fuga di un ricercato a Prato

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🎧 Carabiniere accusato di aver favorito la fuga di un ricercato a Prato
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Carabiniere accusato di aver favorito la fuga di un ricercato a Prato. Gli investigatori hanno trovato i 3 autori di una rapina violenta avvenuta nel febbraio scorso, ma uno di loro è riuscito a fuggire prima di essere catturato. Chi lo ha avvertito? I sospetti cadono (di nuovo) su un carabiniere, che avrebbe avvisato l’indagato tramite il suo avvocato: il militare è accusato di aver violato il segreto investigativo.

I particolari dal corrispondente Giorgio Bernardini

Gli investigatori hanno individuato i presunti responsabili di una rapina violenta a un uomo cinese – derubato del suo orologio da 20 mila euro con un blitz – ma uno dei tre indagati è riuscito (per il momento) a scappare: probabilmente ad avvisarlo tramite il suo avvocato è stato un sottufficiale dei carabinieri di Prato, che ieri ha subito una perquisizione domiciliare da parte dei colleghi del Ros ed è indagato per aver violato il segreto investigativo.
È ancora una volta un militare dell’arma – dopo l’arresto del comandante della Compagnia il 30 maggio scorso – ad avere problemi con la giustizia a Prato. La procura guidata da Luca Tescaroli ha infatti diffuso i dettagli di un’operazione eseguita ieri, quando in città sono state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di altrettanti indagati: due di nazionalità marocchina e uno di nazionalità italiana. Viene contestato loro il delitto di rapina, consistito nell’uso della violenza per impossessarsi di un orologio di marca Jaeger-Le Coultre del valore di circa 20 mila euro e di una somma di denaro, un fatto che risale allo scorso 22 febbraio quando a subire la rapina era stato un cittadino cinese.
Due misure sono state immediatamente eseguite, mentre il terzo indagato è riuscito a rendersi irreperibile. L’ipotesi più accreditata è che sia fuggito dopo aver saputo dell’indagine su di lui. Ma chi lo ha avvisato? L’ipotesi della procura è chiara: è stato un carabiniere. Infatti nelle stesse ore gli inquirenti hanno eseguito una perquisizione nei confronti di un sottufficiale dell’Arma di stanza a Prato, sostanzialmente accusato di “aver violato il segreto investigativo, comunicando – citiamo la procura – l’esistenza del provvedimento a un legale, che in altri casi aveva difeso la persona datasi alla clandestinità”.