“Aiutare chi è in sofferenza e costruire comunità solidali, a una situazione straordinaria servono risposte straordinarie”. E’ l’appello di Cgil-Cisl-Uil Firenze ai Comuni in vista della contrattazione sociale e il confronto sui bilanci 2023. Le proposte dei sindacati puntano a combattere l’emergenza sociale, abitativa (130 sfratti al mese) ed economica. Si chiedono tariffe più eque, sostegno per gli affitti degli alloggi, aiuti per le bollette, investimenti su anziani, sanità, asili, disabilità, marginalità, lotta all’abbandono scolastico
“Per superare la difficile situazione in cui si trova l’area fiorentina, è necessario cambiare il nostro modo di organizzare le risposte ai bisogni”. E’ l’appello che Cgil-Cisl-Uil Firenze, rispettivamente con Giancarla Casini, Giovanni Ronchi e Flavio Gambini, lanciano ai Comuni fiorentini in vista della contrattazione sociale e dell’imminente confronto sui bilanci 2023. “A una situazione straordinaria servono risposte straordinarie. Non si può contare solo sulle risorse pubbliche ma è necessario realizzare un nuovo spirito di comunità e costruire comunità solidali. Gli obiettivi sono: aiutare chi è oggi in sofferenza e rischia di esserlo ancora di più nei prossimi mesi; sostenere la sanità pubblica ed universale. Infine programmare la transizione energetica”.
I sindacati sono consapevoli che la scarsa certezza sulle risorse di trasferimento da parte dello stato agli enti locali, e l’aumento dei costi energetici, rendono difficile il lavoro degli amministratori. Proprio per questo è necessario recuperare un forte spirito solidaristico delle comunità, oltre che interventi economici nazionali. Alcune risorse sono da destinare alle fasce più fragili della popolazione. I i sindacati chiedono che le amministrazioni locali le recuperino attraverso una vera lotta all’evasione fiscale contributiva e tributaria, rafforzando percorsi virtuosi con l’ausilio di tecnologia e personale. Attraverso l’impiego dei dividendi di società partecipate da recuperare per il sociale.
Fondamentale sarà anche chiamare le comunità locali in tutte le loro articolazioni sociali a collaborare per rispondere ai bisogni immediati delle persone. E realizzare insieme le condizioni per una migliore assistenza socio-sanitaria oltre all’autonomia energetica utilizzando le fonti sostenibili. “Se tutti insieme ci chiederemo non solo quello che lo Stato ed il Comune possono fare per noi, ma anche quello che ognuno di noi può fare per aiutare la comunità ad affrontare questo momento di difficoltà e programmare un futuro migliore. Possiamo realizzare quello che ci dicevamo durante la pandemia: insieme ce la faremo”, dicono Cgil-Cisl-Uil Firenze.
“I lavoratori ed i pensionati che rappresentiamo esprimono bisogni che investono, oltre alla sfera lavorativa, anche la sfera personale e familiare che attengono a diritti sociali e di cittadinanza. L’aumento enorme del costo dell’energia, l’inflazione altissima, stanno facendo profilare una crisi economica e sociale gravissima. Una sofferenza che incide maggiormente su famiglie numerose, anziani con pensioni basse. Che rischiano di trovarsi in breve tempo da passare da una situazione di scarsità di mezzi economici ad uno stato di profonda sofferenza e vulnerabilità sociale”, concludono Cgil-Cisl-Uil.
Il crollo del potere d’acquisto è di circa 1870 euro annui in media. Capitolo casa: nell’area metropolitana fiorentina, le domande di contributo affitto nel 2021 superano le 5mila richieste (a Firenze sono state 2847). Le richieste di convalide degli sfratti nel 2022, dal Tribunale di Firenze. 50 convalide di sfratti alla settimana (di cui il 98% per morosità’), 130 sfratti con forza pubblica al mese, con 2.400 sfratti convalidati nell’anno. I canoni di locazione in tanti casi erodono più del 50% del reddito dell’inquilino. E si stima che a Firenze siano almeno 15mila le famiglie sull’orlo del precipizio, in emergenza abitativa.
E anche i dati sul lavoro non fanno troppo ben sperare, pur in presenza di qualche risveglio, visto che il lavoro è sempre più precario. Secondo i dati dei Servizi per l’impiego (secondo trimestre 2002), nell’area metropolitana fiorentina gli avviamenti al lavoro sono stati 8.913 unità a tempo indeterminato (di cui 3.922 femmine e 4.991 maschi), mentre a tempo determinato si è sulle 40.631 unità (metà maschi metà femmine circa). 8.320 in somministrazione, 1.409 in co.co.co, 1.410 in tirocinio, 2.463 in apprendistato, 3.001 lavoro domestico, 7.308 lavoro intermittente, 2.244 altre forme.