Sab 21 Dic 2024
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šŸŽ§ Ditte ā€œapri e chiudiā€ a Prato: 2 arresti, 28 indagati per evasione fiscale

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šŸŽ§ Ditte ā€œapri e chiudiā€ a Prato: 2 arresti, 28 indagati per evasione fiscale
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Un trust di ditte ā€œapri e chiudiā€, che svanivano senza aver pagato un centesimo di tasse: un ā€œsistemaā€ che andava avanti da 20 anni. Con questa accusa la Procura di Prato ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari lā€™arresto in carcere di due imprenditori cinesi. Lā€™indagine conta 28 indagati.

Audio: servizio di Giorgio Bernardini

Chiudere lā€™azienda appena arriva un accertamento, aprirne unā€™altra il giorno dopo cambiando solo il nome e l’intestatario. Un sistema che potrebbe sembrare rudimentale, ma utile per 20 anni consecutivi – nellā€™ipotesi della procura di Prato – a farla franca senza conseguenze. Fino a oggi, quando due uomini di origine cinese sono stati raggiunti da unā€™ordinanza di custodia cautelare in carcere: i due sarebbero i gestori di fatto di numerose imprese con quelle caratteristiche.

Sono state infatti sequestrate preventivamente dieci aziende e diciotto unitĆ  immobiliari, per un valore di circa 5 milioni di euro. Il sequestro preventivo contempla anche sette automobili e alcuni conti correnti bancari dove sono depositati oltre mezzo milione di euro. Gli indagati sono complessivamente 28: si ipotizza – come riferisce la procura di Prato in una nota – ā€œla commissione dei delitti di omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposteā€. Tuttavia ĆØ la stessa magistratura inquirente a precisare che i gradi di responsabilitĆ  delle persone indagate vanno ancora accertati.
L’indagine ha portato all’emersione di una dilagante evasione fiscale e contributiva che sarebbe stata portata avanti attraverso il fenomeno delle imprese “apri e chiudi , mediante il quale gli imprenditori “di fatto” esercitano attivitĆ  d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di prestanomeĀ Ā – le cosiddette ā€œteste di legnoā€ – che si succedono periodicamente.

Le imprese, trascorsi pochi anni dall’avvio, cessavano lā€™attivitĆ  appena venivano notificati i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, con lo scopo evidente di evitare ripercussioni economiche negative causate dalle da procedure amministrative di accertamento: in questo modo i due imprenditori destinatari delle misure cautelari si sarebbero sottratti al pagamento delle imposte per un arco di tempo quasi ventennale.