Un altro passo importante per la cultura in Toscana. Prosegue infatti il percorso degli Stati generali “Fai contare la Cultura. Toscana creativa 2030”. La seconda fase vedrà molte iniziative nelle principali città toscane a partire dal 1° dicembre. Ma intanto ecco i risultati della prima. Oltre mille le adesioni ed i form compilati sulla piattaforma online all’interno del sito del Consiglio Regionale della Toscana. Che ha registrato oltre 12mila accessi da agosto ad oggi.
“Questo percorso – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è un momento molto importante di verifica e analisi del mondo della cultura. Dalle biblioteche allo spettacolo dal vivo passando per musei, mondo del libro, teatro, cinema”. “Sappiamo – ha aggiunto – che quello della cultura è stato uno dei settori più sacrificati dalla pandemia. Ma la cultura è anche passione ed entusiasmo, dunque dopo questo stop obbligato abbiamo visto il fiorire di nuove iniziative e una ripresa di grande efficacia. Ora dobbiamo registrare i suoni e capire come la Regione può essere accanto agli operatori, alle istituzioni culturali”.
“La Toscana è sempre stata terra di arte e di cultura – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – ma questa cambia con il passare del tempo. Le mille adesioni danno il segno che la strada del confronto che abbiamo intrapreso è quella giusta. Penso che questi mesi di ascolto e i prossimi, che serviranno poi a fare una proposta che sia il più possibile condivisa, mettano in risalto un modo nuovo di lavorare. Come è accaduto con gli Stati generali della Sanità, che poi hanno prodotto un atto di indirizzo a cui ora la Giunta sta dando risposte concrete e di governo”.
Entra nel dettaglio dell’iniziativa la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi: “Oggi – dice – abbiamo presentato i primi risultati, che approfondiremo nella seconda fase, sia in audizione sia in iniziative della commissione. Alcuni sono già in calendario. Il primo dicembre saremo a Livorno, con un appuntamento sulla musica dal vivo con i promoter della Toscana. Il 3 dicembre stiamo organizzando un incontro con le fondazioni bancarie che si occupano di cultura e la sostengono in Toscana. Mentre tre giorni dopo, il 6, il gruppo del Partito democratico presenterà un’indagine che ha commissionato offrendola agli Stati generali, un sondaggio sul consumo culturale e la fruizione”.
I lavoratori del settore, nonostante percorsi di carriera discontinui e le difficoltà legate a retribuzioni relativamente basse, non manifestano l’intenzione di cambiare settore lavorativo. Ma hanno bisogno dell’attenzione del sostegno pubblico, non soltanto dal punto di vista finanziario. E’ positivo questo percorso di ascolto di un settore, la cultura, che costituisce circa il 4% dell’occupazione e che attiva circa 2,4 punti di Pil. E che contribuisce alla formazione della coscienza collettiva. Coscienza che è parte dell’identità di un luogo. Un’offerta culturale equamente distribuita è un elemento importante per la costruzione dell’identità dei diversi luoghi della Toscana”.