Massima allerta per la partita di giovedì della Fiorentina contro la squadra israeliana Maccabi Haifa. La Curva Fiesole si ribella al piano straordinario di sicurezza. In un comunicato si denuncia anche che la squadra viene da un Paese che “sta massacrando una popolazione civile inerme” ricordando “che le squadre russe sono escluse dalle competizioni Uefa a seguito della guerra in Ucraina”.
Il servizio di Raffaele Palumbo
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Giovedì per la partita tra la Fiorentina e il Maccabi Haifa – squadra israeliana – per gli ottavi di finale della European Conference League, la Questura di Firenze ha approntato un piano straordinario per la sicurezza. Gli orari di ingresso saranno diversi e differenziati, alcuni settori del Franchi saranno chiusi, gli steward e i metal detector saranno raddoppiati e – prima della gara – gli spalti saranno battuti da cani antiesplosivo per prevenire attentati. Inoltre la Digos monitora da giorni il web per cercare di capire cosa potrà verosimilmente accadere.
Su questo la curva Fiesole non fa mistero, ma in un comunicato paragona l’esclusione delle squadre russe alla non esclusione di quelle israeliane e annuncia che i propri tifosi non rispetteranno l’obbligo di ingresso alla partita alle 18:15 ma che – come di consueto entreranno poco prima della partita. E allora le forze dell’ordine dovranno decidere se farli entrare oppure no e in caso negativo gli scontri saranno molto più che prevedibili. Il comunicato fa notare anche che l’ingresso in un giorno lavorativo alle 18:15 sarebbe scomodo per i tifosi, vabbè. La premessa di alcuni ultras “è che “come tutti sanno” la curva “non è un luogo per promuovere idee politiche”, la conclusione è che “non è neppure uno spazio sociale dove le persone si fanno prendere in giro o mettere i piedi in testa dal potere di turno”.