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🎧 Giornalisti: “Costituzione di parte civile quando giornalista viene minacciato”

Greta Beccaglia

Firenze, le associazioni della stampa Toscana e nazionale, Fnsi, Ast, Ussi e Odg toscana hanno incontrato Greta Beccaglia, la giornalista di Toscana Tv molestata in diretta durante un collegamento dopo il match Empoli-Fiorentina.

L’occasione è servita per fare il punto sulle iniziative che gli organismi rappresentativi dei giornalisti adotteranno a sostegno della giornalista molestata, ma anche a sostegno di tutti i casi futuri di minacce.

In podcast le dichiarazioni del presidente della Federazione nazionale della Stampa e di Greta Beccaglia, nel servizio di Gimmy Tranquillo.

Presenti accanto a Greta Beccaglia, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della Stampa, Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, a Franco Morabito, presidente Gruppo Toscano giornalisti sportivi – Ussi e Giampaolo Marchini, presidente dell’ordine dei giornalisti della Toscana.

“Da oggi in poi tutte le costituzioni di parte civile saranno effettuate insieme. Basta, non c’è una rincorsa quando un cronista viene minacciato. La Federazione, l’Ordine nazionale con l’Associazione e l’Ordine regionale si costituiranno assieme dalla parte di qualunque cronista, donna o uomo, minacciato per diverse ragioni – ha detto il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti – Quando una persona viene colpita davanti alle telecamere – ha proseguito Giulietti – la domanda da farsi è: qual è il grado di impunità che oggi consente a un signore di minacciare, di fare quel gesto e poi di andarsene ridendo, dicendo poi nell’antico linguaggio è un atto di goliardia. Questo lo trovo vomitevole. Così come ho trovato insopportabile che uno possa prendere a testate Selvaggia Lucarelli per strada e dire che questa persona è stata provocata”.

“Non tutti denunciano” per “situazioni loro, per paura, per il precariato che li intimorisce, perché si devono pagare anche la macchina fotografica se gliela rompono, perché non c’è neanche l’equo compenso. La denuncia è un atto fondamentale, perché non tutti denunciano. La proposta a questo punto è quella di essere parte civile al processo e ovunque, comunque a tutela di chiunque in tutta Italia in modo che sia chiaro che parte una campagna che riguarda tutti”.

Giulietti ha poi ricordato: “Il 7 saremo in Cassazione con Paolo Borrometi contro mafiosi che lo hanno minacciato, il 9 saremo coi familiari di Andrea Rocchelli ucciso in Ucraina”.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini ha ricordato che è “necessario non abbassare la guardia”, concetto espresso anche dal presidente dell’Ast Sandro Bennucci.

“In queste ore sto ricevendo messaggi molto tristi, parolacce e anche minacce. Io non ho fatto niente di male, ho solo denunciato quello che tutti hanno visto, stavo normalmente lavorando. E ora voglio tornare alla normalità – Così la giornalista Greta Beccaglia – Io ho denunciato il fatto – ha detto -. Poi sarà la giustizia a fare il suo corso. Voglio essere ricordata come la ragazza che, se un giorno arriverà al suo obiettivo lavorativo, lo avrà raggiunto per la sua professionalità e non per quello che mi è successo”.

Beccaglia ha poi commentato il ritorno in tv del conduttore Giorgio Micheletti, che ha subito critiche per la gestione della situazione in diretta: “Per me è un padre lavorativo – ha detto -. Ha tentato di difendermi, poi magari può aver sbagliato parola. Il video che è diventato virale dura 20 secondi, ma in realtà quello non tagliato dura più minuti”.

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