Greg Graffin “Punk Paradox” l’autobiografia del cantante dei Bad Religion. Il libro è uscito per Tsunami Edizioni. L’intervista, a cura di Davide Agazzi, ad Andrea Valentini che ha curato l’edizione italiana
Greg Graffin è il cantante dei Bad Religion, uno dei gruppi punk americani più intelligenti e significativi di sempre, con alle spalle diciotto album in studio, un numero incalcolabile di concerti in tutto il mondo e una carriera che procede spedita ormai da oltre quarant’anni.
In Punk Paradox Graffin racconta la sua vita prima e durante l’esplosione del punk in California, descrivendo di pari passo la propria crescita personale, quella della sua band e l’evoluzione del genere stesso. Una narrazione che si alterna tra le peripezie dei Bad Religion, nel loro passare da piccola realtà underground a pilastro del punk mondiale, e il desiderio di crescita intellettuale di Graffin, che l’ha portato a impegnarsi negli studi e ad avviare una carriera come ricercatore e docente universitario, bilanciando gli impegni del gruppo con quelli accademici e con una vita privata che non è sempre riuscito a conciliare con il resto.
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Coerentemente con il percorso di Graffin, questo libro si pone in netto contrasto con l’immagine stereotipata del punk nichilista e autodistruttivo così diffusa nella cultura popolare, e offre invece un punto di vista alternativo da parte di chi, pur vivendo all’interno del genere mantenendone vivo lo spirito e le sonorità , ne ha sempre sfidato le convenzioni e i luoghi comuni, rifiutando ogni tipo di indottrinamento. Punk Paradox è dunque più di una semplice autobiografia: è uno sguardo alla storia e allo sviluppo del punk, nonché un’acuta riflessione sul perché questa sottocultura sia ancora così viva e rilevante per milioni di persone.