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🎧 Il sorprendente esordio di Sara Parigi. L’intervista

Sara Parigi – credit: Anna Sanesi

Dall’esordio con i Lady in the Radiator (vincitori del Rock Contest 2019) al primo disco solista intitolato “Stanza” e prodotto da Alessandro Fiori. Ascolta l’intervista a cura di Giovanni Barbasso.

Il luogo dove Sara Parigi ha raccolto le sue nuove canzoni non poteva che essere il suo album d’esordio da solista, intitolato non a caso Stanza, archiviata la breve ma significativa avventura con i Lady in the Radiator, band alt-rock che nel 2019 ha vinto il prestigioso concorso nazionale Rock Contest di Controradio. Un luogo in cui Sara Parigi si è fatta raggiungere dal noto cantautore Alessandro Fiori, in veste di produttore artistico.

 

 Ascolta l’intervista a Sara Parigi a cura di Giovanni Barbasso 🎧

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Uscito in CD e su tutte le piattaforme digitali il 26 gennaio scorso per Viceversa Records con distribuzione Audioglobe/Believe, Stanza accorpa tutte le idee maturate tra 2020 e 2023 dalla cantante, musicista e autrice toscana. «Questa Stanza è il luogo dove i pensieri degli ultimi tre anni prendono forma. Un posto sicuro pieno di oggetti di ogni tipo: alcuni sono antichi e preziosi come scrigni, altri sono conchiglie senza utilità – se non la loro bellezza – e della cui presenza io sola mi accorgo; altri ancora sono usurati e da buttare, ingombranti e senza speranza. Ci sono anche piccoli lumi che si accendono, spiragli nascenti di un chiarore che illumina la notte. Due finestre aprono la Stanza a mondi esterni che riflettono come specchi il caos ordinato da essa racchiuso: da una parte il fluire di acque profonde di Rive, dall’altra la tensione verso la leggerezza di Animale».

Molte cose sono cambiate sia da un punto di vista sonoro che testuale, Sara è partita dall’avant-noise in inglese dei Lady in the Radiator per arrivare a un compiuto songwriting art-pop in lingua italiana, sostenuta da una vocalità peculiare ed elegante, divenuta di pari passo più diretta, in simbiosi con la spontanea teatralità della sua presenza scenica. Sebbene permangano tanto suggestioni prettamente internazionali quanto un’inevitabile inquietudine di fondo, nei dieci brani di Stanza subentrano atmosfere coraggiosamente intimiste e melodie irregolari sospese tra passato e futuro, tra strumenti tradizionali ed elettronica.

L’incontro artistico con Alessandro Fiori tra i nomi più rilevanti e originali del nostro cantautorato contemporaneo  è stato illuminante sotto molti punti di vista. Fiori si è occupato della produzione artistica e ha suonato assieme a Sara Parigi nella maggioranza delle tracce. Racconta la musicista: «La nostra collaborazione mi ha fatto tornare alla dimensione del gioco e dell’istinto visionario, il che mi ricorda perché faccio musica. Di questi tempi, penso sia un approccio sempre più raro, da custodire con cura. Semplicemente, non ci siamo posti limiti per l’elaborazione di questo disco e lui ha colto i miei semi creativi portandoli a sbocciare in un’accezione tutta loro».

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