Dalle parole ai fatti: il Comitato Action Salmonella deposita le querele per l’intossicazione di Salmonella che a Settembre interessò diversi bambini delle scuole di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e del Mugello. Per il Comitato, le responsabilità , ancora tutte da accertare per via giudiziaria da parte della Procura di Prato, sono dell’azienda Qualità &Servizi che gestisce la mensa scolastica.
L’avevano annunciato. I genitori del comitato Action Salmonella hanno raccolto oltre 50 querele e le hanno depositate alla Procura di Prato perché faccia luce sull’esatta dinamica e relative responsabilità dell’evento infettivo da Salmonella che lo scorso settembre è costato l’ospedale a molti dei 250 bambini della piana e oltre dopo aver pranzato alla mensa scolastica gestita da Qualità &Servizi.
Procedono dunque le indagini in mezzo al tiro alla corda tra famiglie e azienda pubblica che opera nella ristorazione. Spiega Letizia Marchese, referente del Comitato, al quotidiano La Nazione, che l’obiettivo è quello di individuare i responsabili morali di quanto accaduto e per il quale, dice Marchese, ancora nessuno ha chiesto scusa.
Un’intossicazione, insomma, che rischia di lasciare strascichi soprattutto sul piano umano e che fa scaturire altre perplessità . E’ sempre Marchese, infatti, ad insinuare il dubbio che la vicenda non abbia insegnato molto, dato che sono stati segnalati altri cibi di aspetto e odore non piacevoli. Accuse neppure troppo velate cui risponde tempestivo l’Ad di Qualità &Servizi, Filippo Fossati: “Abbiamo sempre agito nel rispetto dei protocolli,  c’era un’inchiesta sui pomodorini della Sicilia fin dal 2023 ma nessuno sapeva niente. Siamo rammaricati – ha concluso – ma chiedere scusa equivale a riconoscere una colpa che però va misurata”.