Ludopatia – Firmato oggi l’accordo tra Regione Toscana e Confcommercio per promuovere la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Con il presidente della Regione Toscana, l’assessore regionale al diritto alla salute, anche Confcommercio Toscana che rappresenta l’80% degli operatori che verranno formati per gestire e riconoscere la clientela ed affrontare le situazioni in maniera calibrata.
I giochi d’azzardo sono quei giochi nei quali vengono investiti dei soldi e il cui risultato dipende dal caso e non dall’abilità del giocatore. Possono sembrare innocui, ma in realtà non lo sono perché possono provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce d’età .
“C’è la condivisione della responsabilità  rispetto a fenomeni sociali che toccano tutti. Creare dunque sinergia per circoscrivere il problema della ludopatia e fare in modo che il diritto al gioco stia all’interno di parametri professionali nei pubblici esercizi. L’illegalità si combatte con la legalità e i pubblici esercizi devono essere intesi come luoghi di socialità e non dei vizi” ha sottolineato l’associazione di categoria.
Creare dunque consapevolezza negli imprenditori, dare un messaggio ai consumatori e collaborare con le istituzioni affinché queste patologie possano essere gestite in rete, il senso di questa intesa illustrata dall’assessore Bezzini “E’ il primo accordo di questo tipo in Italia grazie al protagonismo dei gestori inserito in un percorso di formazione in collaborazione con l’assessorato alla Sanità . Aver trovato la disponibilità della categoria per prevenire le anomalie in questo ambito è di grande valore per la Toscana”.
L’accordo
L’accordo è, dunque, finalizzato a regolare il gioco legale, a prevenire e a contrastare il gioco illegale e il disturbo da gioco d’azzardo patologico attraverso: la promozione della formazione obbligatoria per i gestori ed il personale dei centri scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro in via esclusiva e, per i gestori, coadiutori, assistenti o dipendenti; il monitoraggio del fenomeno del gioco illegale; la collaborazione con Asl, Rete Ascolto regionale, Servizi delle Dipendenze ed enti locali, per quanto riguarda le attività di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo, tutela delle categorie a rischio e delle fasce più deboli della popolazione, informazione e comunicazione sui rischi del gioco d’azzardo patologico, monitoraggio del fenomeno e dei comportamenti a rischio, attivazione di iniziative di comunicazione e di campagne di informazione sul tema delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico, predisposizione di specifiche misure di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo da attuare a cura degli esercenti aderenti, tra cui la riduzione della pubblicità indiscriminata e incontrollata all’interno e all’esterno degli esercizi commerciali.