Firenze, nasce nel cuore del Mugello, a Vicchio (Firenze), Malteria Toscana, impianto destinato alla produzione del malto d’orzo, uno dei quattro elementi che insieme a acqua, luppolo e lieviti, sono necessari per la produzione della birra.
Realizzata all’interno della Cooperativa agricola ‘Il Forteto’ e forte di questa esperienza, Malteria Toscana risponde alle esigenze dei produttori artigianali italiani, in cerca di un malto proveniente da una filiera tracciabile, realizzato a partire da un’agricoltura integrata e rispettosa dell’ambiente e dei ritmi della natura.
In podcast l’intervista al presidente di Cooperativa agricola ‘Il Forteto’, Maurizio Izzo, ed al birraio Antonio Massa, a cura di Gimmy Tranquillo.
Ma anche personalizzabile e in grado di aggiungere valore e identità alla propria birra. “Per la Cooperativa Il Forteto l’inaugurazione della malteria è un altro tassello per la realizzazione di filiere produttive toscane – ha dichiarato il presidente della Cooperativa agricola ‘Il Forteto’, Maurizio Izzo -. Su questo fronte abbiamo già costruito la filiera del latte toscano per la produzione di formaggi freschi. Ora con la malteria si chiude un ciclo che ci vedrà impegnati nella produzione di orzo e di birra”.
Tra le collaborazioni quella con Birrificio Valdarno Superiore. “Già gli Etruschi producevano in Toscana una bevanda moderatamente alcolica, dal nome pevakh, realizzata con segale e farro, poi con frumento e miele – ha sottolineato Antonio Massa, fondatore di Birra Bvs – L’evoluzione dei tempi e le sovrapposizioni culturali hanno portato poi alla sostituzione del termine “pevakh” con “cervogia” e, nell’ambito delle ricette, all’utilizzo anche di altri cereali come l’orzo e allo sviluppo del luppolo, portando questo prodotto ad essere conosciuto con il nome birra”.
“Una storia lunga quella della produzione brassicola in Toscana che trova il suo punto massimo nella seconda parte del 1800 con la storica Paszkowski, che realizzava anche il malto d’orzo, attraverso la malteria interna alla fabbrica in via Arnolfo a Firenze”.