Marche â Eâ operativa la colonna mobile della Protezione civile regionale della Toscana con 50 volontari, idrovore, scavatrici, moduli per la pulizia del fango e squadre di motoseghisti. La sala operativa regionale sta coordinando lâintervento. Ascolta lântervista a Davide Costa, responsabile nucleo documentaristico Anpas Toscana.
âIn questo momento tutte le persone che vivono nei territori colpiti dallâalluvione possono essere considerate vittime di quello che è successo. Lo è, ovviamente, chi è morto, lo è chi ha perso una persona cara ma lo è anche chi ha vissuto il trauma di essere trascinato dallâacqua o di essere bloccato in macchina. Ă vittima chi è stato salvato ma anche chi ha salvato perchĂŠ può vivere un possibile crollo emotivoâ. Aquilino Calce, consigliere dellâOrdine degli psicologi delle Marche con delega allâemergenza, racconta alla Dire la realtĂ che sta vivendo chi si trova nel territorio di Senigallia.
âIn questo momento le persone vivono una fase acuta di stress e ansia. Da una parte câè la paura vissuta nel momento dellâalluvione, dallâaltra la rabbia e la frustrazione. Câè chi ha dovuto lasciare casa, chi ha perso tuttoâ. Per questo le associazioni dellâemergenza operanti sul territorio, tra cui lâOrdine degli piscologi, si sono subito attivate, coordinate dalla Protezione civile âper effettuare unâopera di contenimento emotivo- spiega Calce- perchĂŠ in questi casi è importante intervenire subito e offrire supporto psicologico onde evitare che si possano sviluppare poi successivamente problematiche legata allâansia o disturbi post traumatici da stressâ.
âOltre che nei ritrovi dove ci sono gli sfollati, molti colleghi stanno andando in giro per i territori raggiungendo le varie zone colpite dallâalluvione per ascoltare quali siano le necessitĂ delle persone- spiega Calce- si lavora facendo una valutazione, unâanalisi dei bisogni e unâopera di contenimento emotivo. Come Ordine poi- continua- stiamo prendendo contatti con le varie istituzioni e con il tavolo coordinamento dellâemergenza in modo da poter fare da raccordo per il nostro ruolo ma anche per rendere visibile alle persone quello che le associazioni stanno facendo sul territorio cosĂŹ che possano sapere facilmente e velocemente a chi rivolgersi in caso di necessitĂ . Oltre agli interventi nellâimmediato, infatti, è necessario un lavoro di valutazione e assestment successivo in modo da fornire il supporto di cui câè bisogno anche nei giorni successivi allâemergenzaâ, sottolinea Calce. Non solo. Dal canto suo lâOrdine sta operando anche per aiutare gli stessi psicologi che si trovano in difficoltĂ . âAbbiamo attivato un censimento rivolto ai colleghi che sono rimasti gravemente danneggiati dallâalluvione, per capire bene quanti siano e quali danni abbiamo subito- spiega la presidente dellâOrdine, Katia Marilungo- come successo nel 2014, infatti, molti hanno avuto danni ai loro studi e non possono lavorare. Salvaguardare la loro possibilitĂ di lavoro e pensare a una serie di iniziative da portare avanti sul territorio di Senigallia, come abbiamo fatto 8 anni fa, per far capire alle persone che ci siamo e possiamo offrire il nostro aiuto, sono i due fronti su cui ci stiamo muovendo, oltre al supporto nellâemergenzaâ, conclude Marilungo.