“La crisi c’è, ma soprattutto assistiamo a mutazioni profonde nelle tendenze di acquisto dei nostri clienti, che sono sempre più attenti al bilancio familiare e alla sostenibilità” ha detto Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti Toscana durante l’assegnazione del Premio Moda 2024. Che, per la cronaca, è andato a Nero Giardini. Gronchi ha anche lanciato la Giornata Nazionale della Filiera della Moda da tenersi a Firenze, il 16 ottobre.
Complice l’erosione del potere d’acquisto, la ripresa dei consumi di moda ha registrato nel 2024 una battuta d’arresto. Dopo due anni di crescita, nel 2023 la spesa delle famiglie in abbigliamento, accessori e calzature torna a scendere, riducendosi di circa -3,6 miliardi (-5,6%) sull’anno precedente. Rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia, mancano all’appello 3,8 miliardi di consumi
La spesa mensile di una famiglia in moda è di circa 103 euro. Gli indumenti femminili ne costituiscono il 38%, i maschili il 31%; la spesa per calzature femminili e maschili si equivale e pesa per il 10%. I servizi di lavanderia, riparazione, sartoria e noleggio abiti rappresentano il 4% della spesa mensile: la terza voce per peso, più degli accessori e abbigliamento neonati.
Nonostante il rallentamento, la moda resta tuttavia una priorità nei consumi degli italiani. Complessivamente, la spesa delle famiglie in abbigliamento, accessori e calzature è di circa 61,4 miliardi di euro, il 12% della spesa in beni del nostro Paese. La quota di bilancio delle famiglie (5,7%) dedicata alla moda è superiore alla media europea (4,3%) e la terza più alta nell’Unione Europea.
Gli italiani considerano le automobili di lusso (58%), le barche/yacht (50%) e l’abbigliamento griffato (43%) come i principali simboli di status. L’abbigliamento di marca continua dunque ad occupare una posizione centrale tra gli status symbol più ambiti, battendo categorie come smartphone e tablet premium (34%): la moda è ancora nel DNA degli italiani, e mantiene un forte valore simbolico legato al prestigio sociale.
Il rallentamento dell’inflazione dovrebbe aiutare la tenuta dei consumi in moda per l’anno in corso, anche se le famiglie continuano ad essere prudenti: il 49% dichiara di aver mantenuto stabile la spesa negli ultimi 12 mesi, mentre il 23% l’ha aumentata ed il 28% l’ha ridotta. Ad incrementarla soprattutto i giovani (28%), a ridurla, invece, le donne (32%)
Cambiano anche gli stili di vita: il 39% degli intervistati dichiara di comprare spesso o molto spesso moda online, una quota ancora inferiore a quella del negozio fisico (42%). Una combinazione di esperienze online e offline è ritenuta la migliore opzione di servizio per il 44%. Il confronto dei prezzi tra negozio e online è ormai un comportamento comune: il 60% dei clienti lo fa occasionalmente, il 25%, invece, lo fa sempre
E cresce anche l’usato, vintage, preowned, preloved. Gli acquisti di abbigliamento di seconda mano, per ragioni di risparmio ma anche di sostenibilità ambientale, avanzano. Il 56% dei consumatori – oltre un italiano su due – compra abitualmente usato di moda (il 16% spesso e molto spesso), mentre solo il 44% non lo ha mai fatto. I giovani tra 18 e 34 anni sono più propensi ad acquistare usato rispetto agli adulti.
Oggi i negozi di moda italiani aderenti a Confesercenti hanno premiato NeroGiardini, marchio conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, con oltre 2000 persone impiegate nell’intero indotto e 10 mila paia di scarpe prodotte al giorno.
Una decisione frutto della volontà di riconoscere anche la grande storia umana, visionaria e professionale di Enrico Bracalente, ideatore del marchio. Il premio è stato consegnato dal Presidente della Fismo Confesercenti Benny Campobasso, questa mattina, nell’ambito del nono Premio Moda Confesercenti, la prima edizione che si è svolta a Firenze.
«Questa prima edizione del Premio Moda a Firenze – ha detto Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti Toscana – è l’occasione per lanciare la Giornata Nazionale della Filiera della Moda. In una città, Firenze, che è l’epicentro della moda, vorremmo che il 16 ottobre diventasse la giornata della moda e della sua filiera. E in questa città siamo lieti di assegnare il Premio Moda Confesercenti a un’impresa storica, che interpreta al meglio lo stile e il saper fare italiano e ha scelto di non delocalizzare la produzione, ma di restare in Italia, contribuendo fattivamente all’occupazione e all’economia del Paese. Una realtà unica anche per la lungimiranza di riconoscere alla rete di vendita la centralità del ruolo che svolge nel successo del suo marchio. Grazie a NeroGiardini per rendere, con il suo lavoro, la sua creatività, la voglia di puntare sempre all’eccellenza, ancor più grande la tradizione calzaturiera italiana”.
NELL’AUDIO: Nico Gronchi, presidente regionale Confescercenti Toscana