Mar 4 Feb 2025
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CronacaGiudiziaria🎧 Nuova perquisizione nell'ambito inchiesta su esplosione al deposito ENI

🎧 Nuova perquisizione nell’ambito inchiesta su esplosione al deposito ENI

Nuova perquisizione nell’ambito dell’inchiesta sull’esplosione al deposito ENI di Calenzano. I carabinieri passano al setaccio una ditta di Milano alla ricerca di un documento che potrebbe risultare decisivo per chiarire le operazioni sulla linea di carburante su cui lavorano gli operai al momento del disastro.

Spunta una mail nelle indagini dei carabinieri sul disastro al deposito Eni di Calenzano dove lo scorso 9 dicembre hanno trovato la morte 5 persone e altre 28 sono rimaste ferite.

Il mittente è la Dg Impianti industriali di Milano, che il 29 luglio dello scorso anno scrive ad Eni per informarli del costo per i lavori sulla nuova linea Hvo, la stessa dove era in corso la manutenzione dei dipendenti della Sergen al momento dell’esplosione.

Un documento prezioso che ha fatto scattare la perquisizione in azienda e che potrebbe chiarire quanto siano stati tenuti effettivamente in conto i rischi interferenti, ossia quelli per la salute e l’integrità fisica dei lavoratori, derivanti dall’intervento di una ditta esterna nell’unità produttiva, correlati all’affidamento di attività all’interno dell’azienda.

Nodo fondamentale quello della valutazione del rischio, apparso fin dall’inizio sottostimato, soprattutto in relazione ai lavori su una linea risultata tutt’altro che dismessa, come era emerso, invece, sulle prime.

A concorrere all’accertamento delle responsabilità in questa vicenda arriverà anche la maxi perizia, attesa per il 14 febbraio, una data che potrebbe trasformare l’inchiesta a carico di ignoti in una con nomi e cognomi nel registro degli indagati, per i reati di omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione o omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro.Â