Un incontro, quello di martedì sera alla Festa dell’Unità del Galluzzo, con tre ministri e un sindaco, che sembra tanto una prima uscita pubblica per raccontare una nuova maggioranza di Governo.
Quando l’invito è arrivato è in redazione, ha subito suscitato interesse. Questa bisogna seguirla, ci siamo detti. E non solo per l’autorevolezza degli ospiti. Un interesse di quelli che si rappresentano con il sopracciglio, uno solo, alzato. La Festa dell’Unità del Galluzzo si sa, non è nuova ad eventi importanti, di rilevanza nazionale. Così come è lunga la civile tradizione di invitare esponenti di altri partiti, alle volte anche acerrimi avversari, alla festa di fine estate del proprio partito.
Ma qui c’è qualcosa di più. La serata al Galluzzo si intitola “Un’Italia più unita, per un’Europa più unita”. Bene. Gli ospiti: padrone di casa il Sindaco di Firenze Dario Nardella (PD), poi la bellezza di tre ministri. Mara Carfagna (FI) Ministra per il sud e la coesione territoriale, Roberto Speranza (Articolo 1) Ministro della Salute e infine Luigi Di Maio (M5s) Ministro degli esteri. Per parlare di “un’Italia più unita”. Ok.
Arriviamo tutti in grande anticipo e il trattamento è da ristorante stellato, pasta fresca… Al Galluzzo non si smentiscono. Nell’attesa la fantasia vaga. Una nuova maggioranza di governo, pensata per quando si andrà a votare e con un occhio molto preoccupato ai sondaggi. Partito di maggioranza relativa (di questa coalizione), il Partito democratico, con possibile Presidente del Consiglio dei ministri il nuovo leader del partito, Dario Nardella, non più Sindaco di Firenze. Dunque a capo di una coalizione con dentro il M5s di Conte, un movimento cresciuto, maturo, abituato a stare al governo, la sinistra di Speranza che guarda ai temi del lavoro e dei beni pubblici e infine una Forza Italia guidata da Mara Carfagna senza più l’ingombro di Berlusconi che per processi e stile di vita (per così dire) ha spaventato tanti moderati, liberali, etc. Neutralizzati Salvini, la Meloni e Renzi.
Basta fantasticare. Arrivano. Bisogna correre a prendere “la dichiarazione”. Speranza non vuole parlare. Di Maio è in teleconferenza dalla Farnesina (perché un po’ da fare in questi giorni avrà avuto) e Nardella lascia spazio alla Carfagna. Fa effetto vedere Mara Carfagna fare il giro di saluti dei volontari della festa dell’Unità ? Forse. O avrà fatto più effetto a lei, o a qualche simpatizzate di Forza Italia venuto a sentirla. Per la verità ci raccontano anche dei mugugni della base del Pd del Galluzzo quando è venuta fuori la notizia della serata. “Icché ci viene a fare la Carfagna a i Galluzzo”, mugugnava qualcuno.
Parte la serata e sono applausi per tutti. Poi Nardella butta giù l’asso: “visto che ci saranno le prove politiche in futuro, lo dico da esponente del Pd, dobbiamo avere la forza di andare oltre i nostri confini”, costruendo “un campo largo”, dove “quella che è un’alleanza parlamentare forse può diventare un’alleanza politica con un’idea di Paese”. A ruota Speranza: “la provocazione di Dario di tenerci insieme stasera ha senso, e forse non deve essere lasciata cadere”. Più cauta la Carfagna: “se questa lezione si tradurrà in alchimie politiche è troppo presto per poterlo dire”. Più freddo invece Di Maio – che sa di avere una base dura ad essere convinta: “non credo che ci ritroveremo nella stessa forza politica”, ha detto.
Una sola cosa è certa: se questa “alchimia politica” si realizzerà dovrà passare alla storia come “il patto del Galluzzo”.
In Podcast l’intervista con la Ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna.