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Lun 14 Apr 2025
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Cultura & Spettacolo🎧 'Salome' firmata da Emma Dante apre il Festival del Maggio

🎧 ‘Salome’ firmata da Emma Dante apre il Festival del Maggio

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🎧 'Salome' firmata da Emma Dante apre il Festival del Maggio
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Sarà la ‘Salome’ di Richard Strauss, con la regia di Emma Dante, ad aprire l’87/a edizione del Festival del Maggio musicale fiorentino, a 15 anni dalla sua ultima messinscena. La prima è in cartellone domenica 13 aprile alle 18 (con differita televisiva alle 21,15 su Rai5), quindi tre repliche, il 16, 23 (ore 20) e il 27 (15,30). Sarà un esordio per molti: per la regista siciliana, per il maestro, l’inglese Alexander Soddy alla guida dell’Orchestra del Maggio e per il soprano Lidia Fridman, subentrata in corsa ad Allison Oakes nella parte di Salome.

“La ‘Salome’ rappresenta una sfida dal punto di vista musicale, ma non solo, perché siamo di fronte a un gigante culturale”, commenta il soprintendente del Maggio Carlo Fuortes. “Non è un caso che sia stata messa in scena appena sei volte”, nel corso delle stagioni del Maggio, ha aggiunto. “Servono una grande orchestra e un grande direttore, una grande regista e un grande cast. E li abbiamo. E sono sicuro che lo spettacolo emozionerà tutti, come fa dal 1905”.

    Ne è convinta anche Emma Dante, che parlando della produzione ha posto l’accento sui tratti onirici. “È un’opera totalmente folle, un delirio meraviglioso che, se entri, rapisce anche te. Quando sono arrivata al Maggio – ha detto – mi è quesi sembrato di entrare in un’astronave per fare un viaggio nello spazio. E già questo è stato molto significativo, sia nel lavoro svolto con gli artisti, sia per spettacolo visivo che è nato in queste settimane. ‘Salome’ è senz’altro un’opera complessa che ho interpretato come l’attraversamento di un vero e proprio incubo”. Un’opera ancora attuale, ha poi sottolineato: “C’è un tentativo di possesso molto estremo, violento e ostinato da parte del patrigno, Erode. E c’è alle spalle una famiglia disfunzionale dove è presente il patriarcato”.

   Per Alexander Soddy poter debuttare a Firenze “con un’opera che sento particolarmente vicina rende tutto questo ancora più speciale. Ci sono legato infatti da quasi vent’anni, ho cominciato a interpretarla come pianista accompagnatore all’inizio della mia carriera”. Il direttore d’orchestra ha anche sottolineato chr “il cast è favoloso e l’intesa con Lidia Fridman è stata immediata”.Â