
Sono un 63enne di origini campane e un 57enne originario di Roma, ma che viveva da anni a Firenze, i due senza fissa dimora trovati morti a poche ore di distanza, in piazza Tasso. ieri sera incontro/veglia di cittadini e cittadine. Oggi l’autopsia sui corpi per l’accertamento delle cause dei decessi.
Anche se le cause dei decessi sembrerebbero naturali, uno in particolare soffriva di problemi di salute, la procura ha disposto le autopsie, in programma oggi, visto che le due morti nello stesso luogo sono state così ravvicinate.
ieri sera oltre 200 persone, abitanti della zona, si sono riunite in piazza Tasso per un saluto a ‘Ciro e Marco’. Presente laa redazione di Fuori Binario. Due mazzi di fiori con la scritta ‘A Ciro e Marco dalla gente di piazza Tasso’ sono stati lasciati nei luoghi dove sono stati trovati i corpi, su una panchina e vicino ad una siepe. Hanno partecipato anche vari assessori e consiglieri comunali, i presidente dei Quartieri 1 e 4, e la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi.
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Per Fuori Binario “servirebbero più posti letto, più case popolari, più equità fiscale, più lavoro buono e fuori dalle logiche di sfruttamento, più sanità di facile accesso, un reddito di cittadinanza all’altezza: più ‘sicurezza sociale’ in sintesi. L”emergenza’ senza dimora non è un’emergenza. È semplicemente il frutto di scelte politiche che producono povertà e morte”.
Per l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Nicola Paulesu, che ieri era presente in piazza Tasso con il presidente del quartiere 1 Mirco Rufilli, “fatti come questo ci addolorano, è un momento di cordoglio e di lutto per il quartiere e la città, e in particolare per tutto il sistema dei servizi sociosanitari cittadini che queste persone conosceva bene”. “Attendiamo rilievi e accertamenti che sono in corso da parte delle autorità competenti – prosegue Paulesu -. Erano entrambe persone conosciute e seguite dai servizi sociosanitari. In un caso, si trattava di un uomo attualmente accolto all’Albergo popolare, inserito all’interno del sistema delle accoglienze e seguito dai servizi sociali”. Nell’altro caso, “si trattava di una persona particolarmente fragile, ben conosciuta e seguita dai servizi specialistici, sia dalle unità di strada che dai servizi di prossimità, con un percorso sociosanitario complesso e molto resistente alle proposte progettuali che nel corso degli anni gli erano state offerte, anche in termini di opportunità di inserimento lavorativo; aveva usufruito dei progetti di accoglienza ma li aveva abbandonati volontariamente, in questo momento si trovava in piazza Tasso ma sempre monitorato dagli operatori. C’è sempre un grande impegno da parte di tanti operatori e tante professionalità, pubbliche e del terzo settore, che lavorano insieme”.
Audio: un senza tetto amico di marco e la riflessione di Lorenzo Andreoni, presidente della CRI in Toscana