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Mer 12 Mar 2025
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🎧 Violenza sul personale sanitario, flah mob Fp Cgil Firenze agli ospedali di Careggi e Torregalli

Nella giornata nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari, la Fp Cgil ha organizzato stamani a Firenze due flash mob, uno presso l’Aou Careggi – dove solo nel 2024 sono stati vittima di aggressioni 150 operatori (in maggioranza donne), in larga parte infermieri/e, seguiti/e da medici e Oss. – e uno presso l’Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli. Più in generale, l’Usl Toscana Centro, nel 2024, sono state contate 637 segnalazioni.

Oggi è la giornata nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari: nell’occasione, la Fp Cgil stamani a Firenze ha organizzato due flash mob, uno presso l’Aou Careggi e uno presso l’Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, in cui sono stati esposti cartelli e distribuiti adesivi con lo slogan “Stop alle aggressioni al personale sanitario e socio sanitario”, insieme alla distribuzione di volantini informativi.

Presso l’Aou Careggi, nel 2024 sono stati vittima di aggressioni (oltre 30 fisiche, il resto verbali) 150 operatori (in maggioranza donne), in larga parte infermieri/e, seguiti/e da medici e Oss. Il tipo di aggressore spesso è il paziente, in casi meno frequenti è un parente o un caregiver.

Circa l’Usl Toscana Centro, nel 2024, sulla questione delle aggressioni ai sanitari in servizio sono state contate 637 segnalazioni (180 da parte di operatori maschi e 457 da parte di operatrici femmine). Luoghi maggiormente colpiti: ospedale 331, Spdc 80, Dea 120, degenze 82, ambulatori 46, territorio 137, Rems- Spdc nel territorio 49, cup/front office 31, ambulatori territoriali 22.

I dati regionali riportano, nel 2022, 1258 aggressioni di cui 935 verbali e 323 fisiche, mentre nel 2023 si assiste ad un aumento del 43% (1769 aggressioni verbali, 478 fisiche e 109 alla proprietà degli enti). I contesti più colpiti da questo fenomeno sono i Pronto Soccorso e di Emergenza urgenza, servizi di salute mentale e dipendenze patologiche, reparti di degenza geriatrica, servizi di continuità assistenziale, servizi socio sanitari territoriali, front-office adibiti a prenotazioni sanitarie; mentre le figure più colpite sono Infermieri, Medici, Operatori Socio Sanitari, Assistenti Sociali; oltre il 70% di chi subisce un’aggressione è donna (fenomeno che anche nel 2024 sembra essere in crescita di circa il 20%).

Spiega la Fp Cgil Firenze: “Nonostante la normativa sia diventata più severa nei confronti dell’aggressore, gli episodi di atti di violenza sono in aumento, questo è un fenomeno assurdo e di totale incomprensione che determina una situazione che mette a rischio la salute e sicurezza di chi tutti i giorni si prende cura della salute dei cittadini. Sicuramente il definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, la mancanza di personale, la difficoltà dell’accesso alle cure, le liste di attesa, le disuguaglianze e l’impoverimento sociale hanno determinato la rottura del patto di fiducia tra cittadini e sanitari. Nonostante tutto però nessuna scusa è legittima per chi commette atti di violenza”

La Fp Cgil Firenze, come più volte ha sollecitato, chiede che “siano prese delle misure idonee a contrastare il fenomeno perché è inaccettabile che chi tutti i giorni si reca nel proprio posto di lavoro sia sottoposto ad aggressioni. Ribadiamo le nostre proposte che già sono state presentate in un apposito decalogo (https://cgilfirenze.it/2025/01/basta-aggressioni-al-personale-della-sanita-le-10-proposte-fp-cgil-usl-tc/) ai vari tavoli istituzionali come quelli aziendali o in occasione dell’incontro che abbiamo avuto con la Prefettura la scorsa estate. Pensiamo che le istituzioni a tutti i livelli devono compiere atti concreti e fare investimenti veri per la sicurezza del proprio personale e degli utenti che si recano nei vari presidi sanitari. Chiediamo inoltre a tutte le istituzioni dalla Regione fino ai Comuni di impegnarsi in campagne informative e di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione contro le aggressioni al personale sanitario”.