Lun 3 Feb 2025
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🎧 “Vita indipendente”, più risorse per il programma rivolto alle persone con disabilità grave

Sale a 71,7 milioni di euro in tre anni il budget previsto per i progetti di “Vita indipendente”, il programma a sostegno dell’autodeterminazione delle persone con grave disabilità, ciò allo scopo di dare una risposta al maggior numero possibile degli aventi diritto.

E’ questo l’effetto della delibera approvata nell’ultima seduta della giunta regionale su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli con la quale è stato stabilito un intervento aggiuntivo di ulteriori 25,7 milioni di euro rispetto allo stanziamento iniziale di 46 per il triennio.

Una decisione dovuta alla volontà di dare la più ampia risposta possibile ai progetti di vita e di autonomia di tante persone con difficili situazioni di fragilità.

“Abbiamo deciso di aumentare ulteriormente le risorse a favore del programma, attraverso l’utilizzo sia di fondi europei che di risorse regionali, per dare una risposta ancora più forte alle esigenze delle persone con disabilità grave – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –. Si tratta di uno stanziamento importante, che vuole andare incontro alla grande partecipazione che c’è stata ai bandi e che porta il programma “Vita indipendente” di Regione Toscana ad essere un riferimento non solo a livello italiano ma anche europeo”.

“Si tratta dello stanziamento più alto in tutta Italia e tra i più alti in Europa – afferma l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli -. È una scelta che la Regione Toscana ha fatto, che ha consentito quasi di raddoppiare lo stanziamento annuale e, attraverso il ricorso ai fondi europei, di dare una programmazione triennale e non più solo annuale al programma. E’ frutto di un confronto costante con le associazioni, che proseguirà anche nel percorso che abbiamo avviato e che ha l’obiettivo di dotare la nostra regione di una specifica legge sul tema della vita indipendente e dell’autodeterminazione delle persone con disabilità grave”.

L’iter per la nuova programmazione dei progetti di “Vita indipendente” è iniziato nel giugno del 2024 quando la Regione ha stabilito di inserire il programma nell’ambito del programma regionale del Fondo sociale europeo (FSE+ 2021-2027) prevedendo uno stanziamento di 46 milioni di euro per il triennio 2025/2027: si è trattato, sin da allora, di un incremento di risorse rispetto al passato (da 12,8 milioni all’anno si è passati a 15,3) che ha permesso sia un elevamento del tetto massimo di intervento per ogni destinatario (da 1.800 euro mensili a 2.000 euro), sia la possibilità di allargare la platea dei possibili fruitori.

Successivamente, a partire dal 14 ottobre, le 16 Società della Salute e le 12 Zone Distretto hanno emanato i bandi territoriali per aderire al programma.

Anche grazie alla sensibilizzazione territoriale e alla promozione attraverso una specifica campagna di comunicazione regionale (“Vita indipendente. Il mio modo di essere”), i bandi hanno registrato una forte adesione, evidenziando un bisogno latente per uno dei diritti più importanti per le persone con disabilità grave, il diritto ad una vita indipendente. Le domande sono state infatti a livello regionale ben 2082 a fronte dei 1.129 progetti di vita presi in carico nella fase precedente.

Dopo aver valutato con cura le esigenze emerse sui territori la Regione ha deciso con quest’ultima delibera di stanziare ulteriori 25,7 milioni per arrivare ad un programma triennale da oltre 71 milioni di euro (quasi 24 all’anno, quindi poco meno del doppio rispetto al passato).

Gli interventi che vengono finanziati con questo programma riguardano la cura della persona, l’assistenza personale nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, e le azioni per favorire l’accessibilità, la mobilità, e anche la fisioterapia e la pratica sportiva.

Il tutto nell’ottica di garantire ai destinatari una “Vita indipendente” intesa come il diritto, per una persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e poter vivere nella società secondo le proprie aspirazioni, evitando l’isolamento e la discriminazione e favorendo invece l’integrazione e la partecipazione.

La storia della vita indipendente in Toscana deve molto alle battaglie delle associazioni che tanti anni fa hanno iniziato il percorso per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui diritti delle persone con disabilità. Oggi la Regione intende fare proprie quelle indicazioni, stabilendo uno stanziamento di risorse che non ha pari in nessun’altra regione europea per venire incontro al maggior numero possibile degli aventi diritto che hanno fatto domanda e ai loro progetti di vita.

Il programma “Vita indipendente” partirà ufficialmente il prossimo 1 marzo e nel mese di febbraio la giunta si impegnerà ad approvare anche un progetto di legge sulla “Vita indipendente” il quale, tra le altre cose, prevede l’istituzione di un Osservatorio a cui prenderanno parte le associazioni maggiormente rappresentative al fine di monitorare l’attuazione di questo importante programma.

Nel 2026 ricorreranno i 20 anni della Carta delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità (Carta di New York 2006) e la Toscana vuole arrivare a questo importante appuntamento come una terra di diritti per l’inclusione sociale e l’accessibilità universale.