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🎧Ad un anno dall’alluvione, il ricordo e le richieste dei cittadini e dei territori

Ad un anno dall’alluvione, momenti dedicati al ricordo di ciò che devastò il territorio causando otto morti e innumerevoli danni e occasioni per fare sentire la voce rispetto a ciò che ancora non è stato fatto dal punto di vista della messa in sicurezza e del sostegno economico. Alle 17 (salone consiliare, Comune) incontro a cui parteciperanno tutti i sindaci del territorio e anche gli ex primi cittadini che hanno vissuto l’emergenza. Alle 18.30 fiaccolata a Montemurlo con ritrovo a Bagnolo in piazza Bini e la sera  evento indetto dal coordinamento dei comitati degli alluvionati di Campo Bisenzio che partirà alle 21 da Villa Montalvo.

“Un anno fa abbiamo vissuto momenti drammatici, e oggi, più che mai, siamo uniti nel chiedere un intervento deciso e concreto da parte del governo”. Lo ha detto il sindaco di Campi Bisenzio (Firenze), Andrea Tagliaferri,  con i rappresentanti istituzionali dei Comuni colpiti dagli eventi alluvionali del 2 novembre 2023: con Campi, anche Prato, Cantagallo, Montemurlo e Vaiano. “Il governo è consapevole che sono necessari almeno 160 milioni di euro per interventi sulla sicurezza idraulica”, ha aggiunto.

I rappresentanti delle amministrazioni presenti chiedono al governo lo stanziamento di fondi per interventi strutturali che rafforzino le opere di difesa idraulica e garantiscano una manutenzione efficace delle infrastrutture esistenti; e chiedono una reale pianificazione nazionale per la gestione di eventi atmosferici calamitosi che non sono più da considerarsi di natura straordinaria. “Ho personalmente inviato una nota al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma ancora oggi non abbiamo ricevuto risposte e non sappiamo se e quanto arriverà”, ha detto Tagliaferri. “Oggi siamo cinque rappresentanti delle amministrazioni – ha dichiarato Alberto Vignoli, vicesindaco di Montemurlo – ma diamo la voce a più di 300.000 persone. Ci chiediamo perché ancora non sia stata avviata dallo Stato la fase di ricostruzione. E’ necessario ripensare a livello nazionale la pianificazione territoriale e si devono individuare risorse specifiche nel bilancio dello Stato. Non è più il tempo di attendere ma è il tempo di agire”.

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