Dal 2022 il progetto della commissione europea “Consent” organizza attività per sensibilizzare al consenso e contrastare l’esposizione precoce al materiale pornografico online. Dal 14 febbraio, giorno di San Valentino, Consent lancerà anche a Firenze una grande campagna di comunicazione per coinvolgere sempre più persone nel progetto e diffondere materiale pedagogico tra insegnanti, genitori e adolescenti.
Audio: Letizia Baroncelli, operatrice CAM Firenze e responsabile delle attività CONSENT Italia
Come favorire il pensiero critico e dialogo costruttivo, tra ragazze e ragazzi e con gli adulti di riferimento, per contrastare la precoce esposizione a contenuti espliciti e prevenire il perpetuarsi di stereotipi di genere e abusi online: ecco il tema del progetto CONSENT e dell’omonima campagna che partirà questo 14 febbraio, il giorno di San Valentino. La campagna è stata presentata oggi a Firenze presso la Sala Macconi di Palazzo Vecchio, con le coordinatrici della campagna CONSENT e l’Assessora ai Diritti e Pari Opportunità Benedetta Albanese.
In un’era in cui bambini e adolescenti hanno accesso al mondo virtuale 24 ore su 24, è di vitale importanza fronteggiare i rischi che ragazze e ragazzi incontrano online. Il progetto CONSENT, iniziato a marzo 2022, si sviluppa grazie a una collaborazione internazionale e multidisciplinare, con l’obiettivo di dotare i giovani, così come i loro adulti di riferimento, delle conoscenze e delle competenze necessarie per navigare in modo responsabile nel complesso mondo delle relazioni e dell’intimità nel virtuale. Con il sostegno della Commissione Europea e il supporto del Comune di Firenze, la campagna CONSENT, lanciata simbolicamente intorno a San Valentino, intende promuovere un’intimità sana e felice tra i giovani. Concretamente verranno diffusi nella città volantini e adesivi con un QR code che rinvierà al sito del progetto, contente materiale pedagogico e informativo.
I principali obiettivi della campagna sono: coinvolgere i giovani nel discorso sul consenso, collaborando con scuole e associazioni giovanili; dare supporto agli adulti, perché genitori e e insegnanti diventino i migliori alleati per l’educazione dei giovani su un’intimità sana e sul consenso. Call to Action: perché le istituzioni locali, le aziende informatiche e i decisori politici affrontino la questione della prematura sessualizzazione e dell’impatto del virtuale tra i minori, con particolare attenzione alla prevenzione degli abusi sessuali.