“L’insediamento del Comando collocherĂ Firenze nella spirale di escalation militare, ed è in antitesi con la tradizione pacifista della cittĂ . Esigiamo che il Comune renda pubbliche tutte le informazioni che ha in suo possesso sul progetto” ecco l’appello del Comitato NO NATO nĂ© a Firenze nĂ© altrove, nato per opporsi all’ampliamento della Caserma Predieri e all’insediamento della NATO a Rovezzano, che lancia un incontro pubblico e un presidio, il 16 e il 17 febbraio.Â
Audio: Gaia Dondoli, portavoce del comitato
Dopo la notizia dello scorso giugno dell’ampliamento della Caserma Predieri e dell’insediamento dell’International Division South della NATO a Rovezzano, centinaia di persone si sono subito riunite in assemblea, con l’intento di opporsi al progetto e hanno dato vita al Comitato NO Comando NATO, né a Firenze né altrove. il Comitato lancia un appello “alla cittadinanza, alle associazioni, ai partiti e alle organizzazioni del territorio, ai singoli cittadini, ai lavoratori, agli studenti ed esponenti dei sindacati e della società civile” ad opporsi all’insediamento del Comando NATO, invitando tutte e tutti a prendere parte a due iniziative: un presidio il 17 febbraio alle ore 16.30 davanti alla Caserma Predieri, e un incontro pubblico organizzato venerdì 16 febbraio alle 18, presso il SRMS Nave, in via Villamagna 111 a Rovezzano, con la partecipazione dell’avvocato Mario Marcuz del Foro di Bologna, che permetterà di approfondire le implicazioni del progetto. Riportiamo qui parte dell’appello del comitato per lanciare le iniziative:
“Le ragioni per cui opporsi all’insediamento del Comando NATO sono molteplici: da quelle più strettamente legate alla qualità della vita e alle abitudini di chi abita i quartieri e i rioni prossimi al Comando in termini di: militarizzazione del territorio, identificazione di Firenze come bersaglio della guerra, modifiche alla viabilità e vivibilità della zona, aumento dei prezzi e degli affitti. Senza contare che quel livello di struttura militare dovrebbe prevedere come standard un sistema difensivo reattivo minimo, costituito anche da un sistema d’arma importante (quali sistemi antimissile e antisabotaggio), il cui potenziale in caso di incidente o malfunzionamento o altro errore umano potrebbe avere conseguenze catastrofiche! Ricordiamo inoltre che la Caserma Predieri dista soltanto quattro chilometri in linea d’aria –
o d’elicottero – da Piazzale Michelangelo, pertanto una struttura militare operativa verrà collocata a quattro passi dal centro storico, nonostante la tutela del patrimonio UNESCO che prevede che non siano “aggiunti” rischi potenziali alla conservazione dei siti tutelati! Infine, la costruzione di un comando della NATO a Firenze è in aperta antitesi con la
tradizione pacifista e antimilitarista della nostra città e dei valori costituzionali su cui dovrebbe basarsi il nostro vivere comune. L’installazione del Comando andrà , anzi, a collocare la città di Firenze pienamente (e responsabilmente) in quella spirale di escalation militare e di “terza guerra mondiale a pezzi” che sempre di più coinvolge e sconvolge la
nostra società . (…)
Ricordiamo infatti che il progetto su Rovezzano è quello di installare il Comando NATO più grande di tutto il Sud Europa!
Per questi motivi facciamo appello alla cittadinanza, alle associazioni, ai partiti e alle
organizzazioni del territorio, ai singoli cittadini, ai lavoratori, agli studenti ed esponenti dei
sindacati e della società civile ad opporsi all’installazione del Comando NATO e invitiamo
tutti a partecipare al presidio del prossimo 17 febbraio alle ore 17:00 davanti alla Caserma Predieri.
Il presidio sarà solo l’ultima delle iniziative organizzate dal Comitato dalla scorsa estate e che continueranno nelle prossime settimane con un lavoro specifico sul territorio e di coordinamento con le altre realtà che si oppongono alle ingerenze della NATO nel nostro paese. Continueremo quindi con i volantinaggi nei quartieri, banchetti informativi, iniziative, vigilanza e informazione sui lavori (che ci risultano essere già in corso, nonostante quello che dice il sindaco…), coinvolgimento degli abitanti di Rovezzano e non solo. A questo fine approfitteremo anche della campagna elettorale in corso per le prossime amministrative del Comune di Firenze perché riteniamo che un tema del genere non possa essere eluso da chi si candida per governare questa città . Dunque, iniziamo con il chiedere a tutti i partiti in corsa e ai candidati sindaco come si schierano su questo progetto. Il
17 febbraio invitiamo anche loro al presidio davanti alla caserma così da confrontarsi con i cittadini a cui chiederanno il voto per le amministrative di giugno.”