Firenze: la 12esima edizione del BalagĂ n CafĂ© allâinsegna di â dove comincia la paceâ: Dieci giovedĂŹ di musica e parole, per incontrarsi e dialogare nel giardino della Sinagoga di Firenze, ad ingresso libero dalle ore 19. Si parte giovedĂŹ 20 giugno con lâinaugurazione della nuova stagione. Una edizione molto sentita â a causa dellâacuirsi del conflitto israelo palestinese â âuna occasione per conoscere lâaltro e cercare di affrontare contrapposizioni e pregiudizi sempre steriliâ
Dodicesima edizione per BalagĂ n CafĂ©, la kermesse culturale estiva organizzata dalla ComunitĂ ebraica di Firenze e dal Comitato rete Toscana ebraica, che dal 20 giugno al 5 settembre propone nel giardino della Sinagoga di via Farini musica, proiezioni di film, incontri, dialoghi, visite guidate e degustazioni.Dieci giovedĂŹ di musica e parole, per incontrarsi e dialogare nel giardino della Sinagoga di Firenze, ad ingresso libero dalle ore 19. Si parte giovedĂŹ 20 giugno con lâinaugurazione della nuova stagione. Una edizione molto sentita â a causa dellâacuirsi del conflitto israelo palestinese â âuna occasione per conoscere lâaltro e cercare di affrontare contrapposizioni e pregiudizi sempre steriliâIl tema scelto per accompagnare il ciclo di incontri, che culminerĂ con la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 15 settembre, Ăš âDove comincia la paceâ, con lâobiettivo dichiarato di generare dialogo e comprensione reciproca. Fra gli ospiti in programma, il 27 giugno padre Bernardo Gianni e lâattivista israeliana Edna Angelica CalĂČ Livne, candidata al premio Nobel per la pace; il filosofo Davide Assael (18 luglio); lo storico Claudio Vercelli (25 luglio); la celebre scrittrice e pacifista italo-israeliana Manuela Dviri (1 agosto); lo psicologo ed esperto di lotta allâantisemitismo David Meghnagi (29 agosto). Chiusura il 5 settembre con il concerto di Noa. âOggi viviamo un momento drammatico â ha affermato Enrico Fink, direttore artistico della kermesse e presidente della ComunitĂ ebraica di Firenze â che non possiamo ignorare. La guerra ha scosso le coscienze e generato una discussione senza precedenti nella nostra cittĂ , nelle nostre comunitĂ . Mai come in questo momento abbiamo bisogno di prospettive nuove che scavalchino gli steccati, che contribuiscano a far nascere prospettive innovative, percorsi di riconoscimento dellâaltro, delle sue ragioni, dei suoi diritti, della sua sofferenza. Percorsi che possano scardinare contrapposizioni sterili e ormai incancrenite. Il BalagĂ n farĂ la sua parte, portando nella nostra cittĂ esempi concreti di convivenza e dialogoâ.