Firenze – Un protocollo firmato dal sindaco Dario Nardella, Anci, Fieg e sindacati edicolanti. L’obiettivo far diventare le edicole dei veri e propri presidi sociali.
L’informazione per smuovere la coscienza critica dei cittadini, per tornare a comprare il giornale cartaceo nelle edicole, sono questi i punti cardine dell’accordo inedito tra Anci, Fieg e sindacati edicolanti. Trasformare le edicole in una rete di servizi ai cittadini, per rilanciare la vendita dei giornali e dare agli edicolanti la possibilità di tornare in contatto con la cittadinanza. Un altro obiettivo è quello di sostenere la carta stampata, fortemente penalizzata dalla crisi economica, aggravata da pandemia e guerra.
Un protocollo firmato lo scorso 23 marzo, per un’informazione che si basa sui principi etici e deontologici, che vuole anche arginare le fake news e fare dell’edicola un centro di smistamento dei servizi, al passo con i tempi di oggi. Con la possibilità di distribuire, quindi, il giornale nei posti limitrofi all’edicola: andando a cercare le persone. Uno strumento che sarà utile a incontrare il Governo per dare maggiore attuabilità a questo protocollo e maggiore forza con incentivi economici.
In podcast l’intervista al sindaco di Firenze, Dario Nardella e a Andrea Riffeser Monti presidente della FIEG, a cura di Lorenzo Braccini.
Un accordo che si inserisce in un filone di iniziative già adottate in questi anni, come per esempio, l’abbattimento del canone del suolo pubblico, l’erogazione dei servizi attraverso le edicole come il pagamento delle bollette o l’acquisto di abbonamenti.
“Grazie a questo protocollo i Comuni possano fare molto per la cittadinanza e viceversa – ha detto Andrea Innocenti presidente Snag Nazionale -. Le edicole sono una rete di prossimità al cittadino eccezionale. La crisi della carta stampata ha costretto migliaia di rivendite a chiudere per sempre i battenti. Ha lasciato in condizione di precarietà economica altre edicole. Una precarietà aggravata dalla guerra e dalla pandemia. Salvaguardare le edicole è un atto che riveste una grande valenza sociale, politica e culturale. Significa difendere il pluralismo dell’informazione su carta. Difendere le edicole siginfica difendere il diritto costituzionalmente garantito per tutti i cittadini di ricevere informazione.”
Un’informazione che torni anche nei punti più difficili da raggiungere, “non a caso l’annuncio di questo protocollo avviene oggi – spiega ancora Innocenti -, 3 maggio, giorno proclamato dalle Nazioni Unite per la libertà di stampa. Il nostro tratto distintivo deve rimanere la vendita della carta stampata, con i Comuni al nostro fianco” ha concluso Innocenti.
Commentando l’intesa il presidente Anci Antonio Decaro, in una nota, ha evidenziato che “l’esistenza di una rete diffusa di edicole è uno dei requisiti per la qualità dell’informazione e quindi della democrazia anche in un contesto di crescente ricorso agli strumenti digitali di comunicazione, ci sono fasce di utenti e di popolazione che hanno necessità e diritto a disporre di luoghi fisici di vendita e distribuzione di prodotti editoriali”. Secondo Decaro, “è giusto che questa persistenza delle edicole venga sostenuta da interventi anche pubblici, e che l’offerta commerciale da parte delle edicole possa essere integrata da altri tipi di prodotti e anche di servizi al cittadino. L’intesa tra Anci, Fieg e organizzazioni sindacali va in questa direzione e pertanto va salutata con favore”.