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🎧Komorebi, il progetto di Stazione Utopia che porta danza e arte in luoghi inconsueti

Komorebi, il progetto di Stazione Utopia che porta danza e arte in luoghi inconsueti

“La luce del sole che danza tra le foglie degli alberi” è il significato della parola giapponese Komorebi, titolo del nuovo progetto di Stazione Utopia per l’autunno fiorentino all’insegna dell’inclusione sociale e della partecipazione culturale. Dal 7 fino al 23 novembre, Stazione Utopia porterà infatti una serie di performance di danza, arte e laboratori nelle periferie e in dei luoghi inconsueti di Firenze come il complesso Le Navi delle Piagge o la casa di riposo Il Giglio.

Audio: Saverio Cona direttore artistico di Stazione Utopia

Stazione Utopia è una cooperativa impresa sociale che da sempre coinvolge, attraverso l’arte, persone a rischio di esclusione culturale, fra cui migranti, persone in situazione di disagio economico/sociale, persone con deficit cognitivo e/o disabilità. Attraverso vari laboratori e azioni coreografiche animate da una nuova generazione di danzatrici/ori e coreografe/i, il progetto Komorebi dialoga in maniera fluida e simbiotica con esperienze culturali esistenti, dando corpo a pratiche di innovazione sociale e partecipazione culturale. L’azione performativa filtra così fra le pareti del quotidiano, illuminando lo spazio di nuovi sensi.

Il 7 novembre dalle 14 alle 16.30 al PARC il coreografo Pablo Girolami, giovane talento della coreografia internazionale, conduce i partecipanti dai 18 ai 78 anni, in un percorso intitolato 1878 e ispirato dalla “grande passione per la vita e per le infinite variabili degli esseri viventi. Un laboratorio di comunità e finalizzato a pratiche di esplorazione del movimento, aperto a tutti i cittadini che vogliono ricercare possibili corrispondenze tra corpo e musica e scoprire in maniera personale il piacere del movimento. Ispirandosi ai felini, ai primati e agli uccelli, il coreografo guida i partecipanti nella ricerca di possibili sintonie tra armonia, animalità e dinamiche inusuali.

In collaborazione con l’Ass. Ieri oggi e domani che si occupa di promozione sociale, l’11 novembre dalle 15.30 alle 18.30 la danza contemporanea irrompe al Condominio di via Liguria 10, uno degli edifici del complesso Le Navi nel quartiere delle Piagge.
L’edificio viene abitato da Questioni di condominio che inanella 9 microdanze, a cura di 9 giovani coreografe/i, su 4 pianerottoli, trasformati per l’occasione in spazi performativi in cui gli abitanti e il pubblico in genere sono invitati a sperimentare una forma inedita e intima di spettacolo dal vivo.

Komorebi torna al PARC il 19 novembre con un doppio appuntamento.
Alle 11 si apre Confini, il laboratorio partecipato e ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, rivolto a studenti con diverse abilitĂ  e cittadini, a cura del pedagogista e regista Cesare Torricelli e di Daria Lidonnici, danzatrice, coreografa e formatrice.
Una giornata laboratoriale aperta a cui fa seguito una restituzione pubblica in forma di performance collettiva. Il percorso si avvale di tecniche del teatro sociale per generare un contesto di apprendimento che utilizza il corpo e le emozioni come “materia prima” di gioco e sperimentazione. Alle 16.30, sempre al PARC, Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini del Nuovo Balletto di Toscana con un laboratorio che precede lo spettacolo Pierino e il lupo, accompagnano i piccoli spettatori con le loro famiglie ad una visione della fiaba segnata dalla chiarezza narrativa, attraverso un gioco di forme e dinamiche che permette di seguire le vicende della trama. A conclusione del breve workshop va in scena lo spettacolo, la famosa favola in musica per voce recitante e orchestra (op. 67) che debuttò il 2 maggio 1936 al Teatro Sociale per l’Infanzia di Mosca, con testo e musica di Sergej Prokofiev. Pierino e il Lupo insegna, in modo originale e divertente, a conoscere e riconoscere gli strumenti dell’orchestra.

Nei pomeriggi del 22 e 23 novembre la rassegna Komorebi si sposta alla RSA Il Giglio di Firenze dove vengono ospitati due laboratori/spettacolo di danza contemporanea dedicati agli ospiti della struttura, ai loro caregivers e al pubblico.
Il 22 novembre alle 15.30 è la volta di Get the show curato da Jennifer Lavinia Rosati e Lorenzo di Rocco di The Gate Florence Dance Urban school. Un laboratorio/spettacolo che chiede ai giovani danzatori di interrogarsi sul tema del ricordo. Il gruppo indaga le sfumature sensoriali dei ricordi scoprendo i punti in comune che legano la loro esperienza. Il 23 novembre alle 15.30 la rassegna si chiude con Baldanza, uno spettacolo esito del laboratorio dedicato a cittadini senza limite di età e background e danzatori, tenuto da Aldo Nolli e Carmine Catalano. Traendo ispirazione dalle illustrazioni fantastiche e visionarie del Codex Seraphinianus, scritto e illustrato con oltre mille disegni dall’artista Luigi Serafini, una sorta di enciclopedia surreale con un alfabeto asemico, i due artisti creano contesti e immagini relativi ad alcune delle materie trattate nel libro tra cui zoologia, botanica,
tecnologia e architettura, e mirano a creare una realtà il più possibile mobile ed intercambiabile. Nella scorsa primavera e dopo la pandemia Il Giglio ha riaperto a progetti esterni, accogliendo svariati appuntamenti d’arte che hanno la finalità di far diventare la RSA una casa, un rifugio, magari anche un teatro, un luogo di vita e di creazione aperto all’esterno e connesso con la comunità.

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