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🎧L’industria turistica in sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale

L'industria turistica in sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale

Oggi sciopero con presidio a Firenze di fronte alla sede di Confindustria in via Valfonda ore 10:30. L’agitazione unitaria dei sindacati è dovuta al mancato rinnovo del Contratto nazionale. Sono 20mila gli addetti interessati in Toscana.

Audio: Luca Andreucci responsabile Uiltucs Toscana provincia di Massa Carrara, Irene, cuoca, e Alice comparto del Turismo di Starshotel

In Toscana oggi alle ore 10:30, fino alle 12,  presidio davanti a Confindustria Toscana/Firenze in Via Valfonda 9 a Firenze, per le prime 8 ore di sciopero regionale unitario: FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS hanno dichiarato lo stato di agitazione e proclamato 16 ore di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle aziende associate ad Aica e Federturismo, soprattutto addetti delle imprese Alberghiere come StarsHotel e tour operator, per chiedere risposte immediate sul mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale ad oggi fermo da più di 6 anni. 

 La lunga trattativa con Confindustria – Federturismo Aica, ha subito infatti una nuova battuta d’arresto. Il negoziato è stato interrotto dai sindacati a causa delle: “posizioni irrispettose e irresponsabili delle parti datoriali” come leggiamo nella nota da loro diffusa. Una delusione che risulta ancora più pungente se si considera che siamo in estate, una stagione in cui risaputamente i lavoratori del turismo hanno un carico di lavoro considerevole, devono far fronte a flussi sempre maggiori

Lo scorso 23 luglio durante l’ennesimo incontro, Federturismo, avrebbe chiesto di inserire nel rinnovo, “condizioni peggiorative che riguardano”: i contratti a tempo determinato, l’Apprendistato, la flessibilità dell’orario di lavoro e l’introduzione della reperibilità. Richieste reputate” inaccettabili” dai sindacati in quanto si tratta di un settore dove precarietà e flessibilità, sarebbero uno dei problemi da risolvere e non da acuire.

Viene invece chiesto da loro in questo rinnovo una risposta economica concreta che si adatti al nuovo costo della vita, e degli avanzamenti normativi sul contrasto alla precarietà, il contrasto alle violenze e molestie sui luoghi di lavoro, congedo per le donne vittime di violenza, il congedo per la genitorialità,  essendo quello turistico un settore a prevalenza  femminile 

I manifestanti al presidio di fronte a Valfonda si dicono: “pronti ad inasprire la nostra mobilitazione se non dovessero arrivare i miglioramenti attesi”.

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