Si apre il 29 settembre al Cinema La Compagnia Entre Dos Mundos. Festival del Cinema Iberoamericano di Firenze. Il festival è dedicato alle migliori e più importanti pellicole dell’America Latina, e propone un programma di anteprime nazionali ed europee, tra lunghi, cortometraggi e documentari, premiati nei principali festival internazionali. Focus sul Messico per la quinta edizione.
Que viva Mexico! E’ dedicata al Messico la quinta edizione di Entre Dos Mundos il Festival del cinema iberoamericano di Firenze che dal 29 settembre al 2 ottobre torna al Cinema La Compagnia (via Cavour 50/R) con un ricco programma di appuntamenti. Una lunga carrellata di 27 proiezioni con 7 film, 10 cortometraggi, 10 documentari fra cui 10 anteprime europee e 8 italiane, per un appassionante viaggio nel mondo della cinematografia messicana contemporanea a cui si affiancano incontri, eventi speciali e masterclass.
La Cerimonia di Premiazione si svolgerà domenica 2 ottobre alle ore 20 alla presenza della giuria, composta da Cristiana Bini (assistente di produzione, communication manager e redattrice), Roberto Leoni (sceneggiatore e regista) e Lluìs Valentì (Direttore del Festival del Cinema di Girona, produttore e distributore) per annunciare il vincitore delle quattro sezioni: miglior film, miglior cortometraggio, miglior documentario e miglior attore/attrice.
Tra le novità di quest’anno: il festival sarà anche in streaming su Mymovies One e, in collaborazione con Sentiero Film Factory, nasce la nuova partnership con il festival messicano di Guanajuato il “GIFF” Guanajuato International Film Festival, che selezionerà un talento emergente del panorama cinematografico messicano per affiancare il vincitore della Sezione Remix Culture_Baltic’s Way di quest’anno in una Residenza Artistica che si svolgerà a Firenze per due settimane. Il 5 e il 6 ottobre il festival prosegue inoltre con una seconda tranche del programma al Multisala Grotta di Sesto Fiorentino (via Gramsci 387).
“In questa quinta edizione – spiega Maria Lorena Rojas, direttrice del Festival Entre Dos Mundos – avremo un focus su uno dei paesi più vivaci e trainanti della cinematografia latino-americana, il Messico. Prenderemo spunto dalla visione di film importanti per discutere anche di sostenibilità ambientale, temi di attualità e relazioni interpersonali. Questo sguardo sui titoli più interessanti del nuovo cinema messicano caratterizza l’anima del festival, nato per creare un dialogo fra due mondi e due culture, quello dell’America Latina e quello italiano”.
La serata inaugurale di giovedì 29 settembre (ore 20.30) si apre con una importante anteprima italiana: Una película de policías (2021) l’ultimo capolavoro di Alonso Ruizpalacios, Orso d’Argento al Festival di Berlino 2021. Già autore di Museo, storia vera di una folle rapina a Città del Messico e di Güeros, il suo acclamato film d’esordio, in questo nuovo docu-dramma scava nei meandri della corruzione della polizia messicana, una delle istituzioni più controverse del Messico contemporaneo.
Venerdì 30 settembre, evento speciale del Festival, è l’incontro con Bárbara Paz, una fra le più importanti attrici brasiliane, qui in veste di regista per presentare, dopo il suo debutto mondiale nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, il suo affascinate cortometraggio Ato (2021), girato in Brasile durante la pandemia di coronavirus (ore 18), a seguire la regista terrà una masterclass con Giovanni Bogani, critico cinematografico di QN.
Tra i titoli più attesi dei film in concorso: il neo-noir Los minutos negros (2021) di Mario Muñoz ci porta alla fine degli anni ’70, nella città petrolifera di Paracuán, dove il giovane tenente Vicente Rangel affronterà i giorni più bui della sua vita mentre cerca di catturare “Chacal” (lo sciacallo), un serial killer di bambine che si nasconde dietro una rete di corruzione e potere. Tratto dal romanzo di Martín Solares è pubblicato da Il Saggiatore (1/10 ore 20.30). Tengo miedo torero (2020) di Rodrigo Sepúlveda, il lungometraggio basato sul romanzo di Pedro Lemebel (pubblicato da Marcos y Marcos) ha richiesto più di dieci anni di lavorazione. Ambientato alla fine degli anni ’80 a Santiago del Cile, il film racconta l’incontro tra La Loca del Frente, un vecchio travestito, e Carlos, un guerrigliero messicano. Il giovane salva La Loca dalla polizia e tra loro sboccia una relazione speciale, piena di dolore e boleri. Carlos chiede a La Loca di tenere in casa alcune scatole, ma non sa che dentro ci sono le armi per assassinare il dittatore Augusto Pinochet (2/10 ore 15.20).
Da segnalare inoltre Plaza Catedral (2021) di Abner Benaim, pioniere del cinema panamense, candidato fra i migliori film internazionali agli Oscar 2022, storia di Alice, una donna di 42 anni che, dopo la morte del figlio, si è rinchiusa in sé stessa, allontanandosi dalla società. Il suo mondo chiuso viene sconvolto dalla comparsa del quattordicenne Chief, che si presenta a casa sua sanguinante (1/10 ore 18.15).
Ospite di sabato 1 ottobre il regista cileno Roberto Urzua con il corto-documentario Mapu Kutran (2021) sul popolo dei Mapuche, un viaggio assolutamente affascinante attraverso suggestive riprese aeree per riflettere su come l’essenza Mapuche cerca di sopravvivere alla depredazione dell’uomo bianco (ore 10.30). Domenica 2 ottobre il regista argentino José María Avilés con la sua opera d’esordio Al Oriente (2021), presentato alla mostra di Venezia nella sezione Biennale College, ci racconta la storia di Atahualpa, un addetto alla costruzione di una strada che attraverserà la catena montuosa delle Llanganates per mettersi a capo di una spedizione alla ricerca del tesoro perduto degli Inca (ore 15.00).
Tra gli altri film in programma vedremo: Il debutto cinematografico di Arcadi Palerm-Artis con Oliverio y la piscina (2021), storia di un tredicenne che dopo il divorzio dei genitori e la morte improvvisa del padre impara a perdonare se stesso e gli altri, a recuperare la sua volontà di perseguire la felicità e forse anche ad innamorarsi (30/9 ore 21.10). El otro Tom (2021) di Rodrigo Plá e Laura Santullo, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia (Orrizonti). Dopo aver indagato le storture della sanità messicana in Un mostro dalle mille teste, Rodrigo Plà e Laura Santullo, co-regista e sceneggiatrice, raccontano il dramma di una madre alle prese con il disturbo psichico del figlio e l’ipermedicalizzazione dei bambini negli Stati Uniti (1/10 ore 15.00). In Deserto particular (2021) di Aly Muritiba si viaggia dal Sud al Nord del Brasile. Proiettato in prima mondiale alle 18me Giornate degli Autori di Venezia, questo dramma sentimentale sotto forma di road movie conduce il protagonista alla scoperta di un lato di sé inconfessabile, e con una buona dose di suspense tiene viva l’attenzione dello spettatore (2/10 ore 21).
Info www.entredosmundosfirenze.com e sui canali social del sito.
Abbonamenti e biglietti in prevendita presso la biglietteria del Cinema La Compagnia e sul sito: http://cinemalacompagnia.