Mar 14 Gen 2025
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🎧Via le keybox entro metà febbraio. Gli affitti brevi però non diminuiscono

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🎧Via le keybox entro metà febbraio. Gli affitti brevi però non diminuiscono
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Entro metà febbraio verranno rimosse le keybox, le cassettine per il self-check in diventate simbolo della lotta over-tourism negli ultimi mesi, è quanto annunciato dopo l’ultimo cosp a Firenze. Si accelera soprattutto per una questione di sicurezza, per garantire il riconoscimento identitario degli ospiti, ma il provvedimento alla luce di recenti statistiche appare debole quanto a una reale necessità di monitorare e limitare gli affitti brevi. Un esempio è il flop del ristoro Imu per chi passa da affitti brevi ad affitti medi e lunghi: solo una persona l’ha richiesto nel 2024. 

 
Audio: servizio di Viola Giacalone

 

Vengono indicate non solo come un problema per il decoro, ma soprattutto di sicurezza, “infatti se le persone devono essere identificate “de visu”, allora le keybox non possono essere uno strumento valido, non essendoci il rapporto tra le persone” così la prefetta di Firenze, Francesca Ferrandino, sul provvedimento.  “Già in settimana prossima lo porteremo in giunta e poi inizierà l’iter in consiglio comunale proprietari host delle locazioni brevi avranno 10 al massimo 15 giorni per fare da sé dopodiché la polizia municipale scenderà in strada con le forbici annuncia l’assessore al turismo Jacopo Vicini negli androni dei palazzi ovviamente non ci potrà essere un intervento diretto ma anche quelle sono da considerare fuori legge Nell’ambito della regolamentazione dell’over-tourism e degli affitti brevi, l’annuncio della rimozione delle keybox non è poi così rassicurante alla luce delle ultime notizie: Firenze risulterebbe infatti tra le città peggiori d’Italia quanto al ritardo nell’attivazione del CIN, il codice identificativo nazionale obbligatorio per tutte le strutture turistiche a partire dal primo gennaio. Inoltre un’altra notizia preoccupa non ha attecchito la misura che prevede sgravi IMU a chi passa da un affitto breve a un affitto lungo. Le risposte non sono state positive, ha ammesso Funaro. Nel 2024 infatti solo uno ha fatto richiesta.

Il provvedimento annunciato durante le feste natalizie 2023 da Nardella nell’ambito del patto della residenza prevedeva il rimborso dell’IMU per tre anni a tutti i proprietari che avessero scelto di passare dalle locazioni turistiche agli affitti di media-lunga durata, quindi rinunciando ai turisti a favore dei residenti. E’ abbastanza normale, ha detto Funaro, che nel primo anno non ci siano molte adesioni, era una cosa sperimentale e se ne è parlato poco. Bisogna mettere in piedi un tavolo con le associazioni dei proprietari per capire gli elementi di criticità da affrontare per fare in modo di restituire le case agli affitti lunghi”. Alcuni dati forniti dall’ultimo Osservatorio del mercato immobiliare redatto dall’agenzia delle entrate fanno pensare che non sarà facile convincerli: Firenze è la seconda città in Italia dove si può guadagnare di più con gli affitti brevi. Il ricavo medio lordo per chi mette a rendita breve un appartamento (si intende sott i 30 giorni) a Firenze per un anno è di 23mila euro.