Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronaca1 maggio, Rossi: declino Paese colpa dello sfruttamento del lavoro

1 maggio, Rossi: declino Paese colpa dello sfruttamento del lavoro

Lo ha scritto su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione della Festa del 1 Maggio.

“Sfruttare il lavoro, renderlo precario e senza diritti, pagarlo poco, farlo confliggere con la
salute, escluderlo dal potere economico e politico è la ragione fondamentale della mancata crescita, del declino e del malessere del nostro Paese, del lavoro che non c’è. Ci vorrĂ  tempo ma dovrĂ  cambiare. Buon primo maggio di lotta”. Lo ha scritto su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione della Festa del 1 Maggio.

“Il lavoro è il cuore, il fondamento e la ragione d’essere della Repubblica italiana.
Dispiace notare come questa parola sia talvolta dimenticata nel dibattito pubblico, talvolta usata come terreno di scontro politico. Dovrebbe essere invece un tema su cui la politica non si divide, su cui tutti si ritrovano come principio fondante che illumina l’orizzonte di un intero Paese, non una bandiera da sventolare contro la bandiera altrui, non una parola da
nascondere sostituendola con misure economiche che alla fine risultano palliativi”. Lo ha detto invece  il sindaco Dario Nardella nel corso della cerimonia per la consegna delle ‘Stelle al merito del lavoro’ in Palazzo Vecchio.
“Il lavoro è tutto, è ciò che consente a un giovane di coltivare sogni, a una famiglia di formarsi e crescere, a una persona di non abbandonarsi alla disperazione quando lo perde
sapendo di non poterne piĂą ritrovare uno”, ha aggiunto il sindaco.
“Nel 2018 sono morte 1133 persone mentre facevano il loro dovere, nei cantieri, nelle fabbriche, nelle strade, donne e uomini, morti mentre stavano lavorando. Questa è una delle cifre piĂą esemplificative del livello di inciviltĂ  dal quale ancora purtroppo non riusciamo ad emanciparci. Se oggi la nostra civiltĂ  si fregia di essere evoluta allora – ha concluso Nardella – oggi serve una scossa vera: il lavoro non deve essere un miraggio nĂ© un rischio per la propria vita”.