Cuoco-cantautore ricoverato senza percepire ristori: gli amici di Luca Forni hanno lanciato un crowdfunding per aiutarlo con le spese
Luca Forni ha avuto per 12 volte il tampone negativo, ricoverato per 6 giorni in reparto Covid senza una diagnosi certa sulla malattia. “Ho avuto dei problemi respiratori durante il primo lockdown ma non ho ricevuto cure adeguate. Avendo dei sintomi respiratori la prima preoccupazione era legata ai tamponi, che non erano così semplici da fare nella prima fase della gestione del Covid”.
Continua Forni: “Ho dovuto continuare a lavorare perché non ho ricevuto nessun ristoro, la cosa mi porta ad aggravare la mia situazione e a fine estate mi trovo in ospedale con un’embolia polmonare. È una storia comune a tante persone che hanno vissuto tempi lunghissimi di attesa per gli esami oppure hanno trovato disponibilità solo nel settore privato”.
Dopo l’embolia polmonare Luca è sempre stato curato a casa, adesso Luca è ricoverato all’ospedale di Livorno, senza ancora una diagnosi certa sulla sua malattia.
“Nonostante sia risultato negativo al tampone Covid 12 volte è stato ricoverato 3 notti in un reparto Covid durante il primo ricovero e 3 notti durante il secondo ricovero. E’ ancora in ospedale, spostato in geriatria”, come scrivono i suoi amici nella pagina di presentazione del crowfunding sul sito gofundme per aiutare Luca a pagare affitto e bollette dopo che gli hanno appena staccato la luce. “Quello che è successo a me all’ospedale di Livorno è una pratica comune. Le persone che hanno un tampone negativo vivono in condivisione nel pronto soccorso Covid, così quello che dovrebbe essere un’accoglienza breve diventa una sfilza di giorni”
“Nonostante sia risultato negativo al tampone Covid 12 volte è stato ricoverato 3 notti in un reparto Covid durante il primo ricovero e 3 notti durante il secondo ricovero. E’ ancora in ospedale, spostato in geriatria”, come scrivono i suoi amici nella pagina di presentazione del crowfunding sul sito gofundme per aiutare Luca a pagare affitto e bollette dopo che gli hanno appena staccato la luce. “Quello che è successo a me all’ospedale di Livorno è una pratica comune. Le persone che hanno un tampone negativo vivono in condivisione nel pronto soccorso Covid, così quello che dovrebbe essere un’accoglienza breve diventa una sfilza di giorni”
“Non ho ricevuto nessun ristoro perché sono risultato come un lavoratore indipendente. L’Inps mi ha addirittura chiesto dei soldi indietro”. La raccolta fondi per aiutarlo a pagare i debiti e sostenere la sua musica e ha superato i 1000 euro.